domenica 28 dicembre 2008

Su, nel cielo qui nell'anima

Un’altra piccola stella è tornata in cielo.
Lungo e periglioso è stato il suo cammino, lacerate e tormentate le mani che sino al suo ricongiungimento con il firmamento, si sono prese cura di lei . Ora la sua luce illumina non solo la sua stanza, la sua casa…ora illumina tutti noi.. E le mani che l'hanno allevata con forza e amore, saranno ora rivolte a lei confortate dal fatto che sempre su di loro veglierà e che un’altra piccola stella ora ha ancora bisogno di carezze.
Piccola stella sorridi.

sabato 20 dicembre 2008

Oggi qualche foto ...



Due delle bellissime foto tratte dall'album del viaggio in India di Maurizio Serra, autore delle immagini.

domenica 14 dicembre 2008

Dissolvenze

Oggi c’è un timido sole in cielo, un sole che tenta di farsi spazio, con rispetto, tra le nuvole che imponenti e cariche hanno dominato in questi giorni come grandi imperatrici.
Decido di portare fuori il cane, anche lui ormai sfinito dalle lunghe piogge. Si affaccia dal cancello guardandosi intorno per accertarsi che non venga giù all’improvviso un altro diluvio universale. Poi tanta è la voglia di sgranchirsi le zampe che facendosi coraggio, mi segue per una lunga passeggiata.
Mentre cammino la mia attenzione cade sulla moltitudine di foglie che coprono la strada: sembra una enorme tavolozza di un pittore impazzito: macchie di giallo dissolte nel grigio dell’asfalto, la cui intensità di colore è direttamente proporzionale al momento della loro caduta a terra.
Sono le foglie che si dissolvono nell’asfalto, o è l’asfalto che le assorbe fino a distruggerle?
Dissolvenze…. Alle volte anche le persone che incontriamo sembrano come le foglie che cadono a terra. Inizialmente sono presenti, di un bel giallo - arancione definito, contrastanti con lo scuro del suolo, poi man mano che il tempo passa, perdono colore, si dissolvono fino a sparire…inspiegabilmente.

sabato 13 dicembre 2008

Regate...Regate...

Ancora regate rinviate, stavolta è il comitato organizzativo del campionato invernale di Anzio Nettuno che annulla le regate previste per domani a causa del maltempo, attraverso un puntuale comunicato stampa.
La stessa situazione si è verificata due settimane fa, in occasione della quarta giornata di regate.
Devo dire che apprezzo molto le iniziative del comitato e soprattutto la prontezza con cui aggiornano il sito internet sulle ultime notizie, permettendo a tutti gli equipaggi coinvolti nel campionato di organizzarsi per tempo, senza metterli inutilmente a rischio e soprattutto senza farli giungere sul campo di regata per poi annullare la competizione in corso.

Anche il comitato di regata di Fiumicino ha annullato la regata di domenica scorsa, 7 dicembre, non per condimeteo proibitive, ma per mancanza di vento...peccato perchè se non avessero posticipato la partenza di due ore, alle 12 invece che alle 10, sicuramente la regata si sarebbe portata a casa perchè il vento c'è stato fino alle 13 circa.
Anche se secondo me, la presenza in mare di molteplici e grandi tronchi , doveva essere un buon motivo per sospendere la regata o spostarne almeno il campo.

Per cui nelle acque laziali si tornerà a veleggiare ormai con l’Anno Nuovo, in occasione dell’inizio della seconda manche dei Campionati Invernali.
E mentre noi, velisti della domenica, ci riposiamo, i professionisti della Vela, quelli veri, della Volvo Ocean Race, riprendono il largo: infatti qualche ora fa è partita da Cochin, la terza tappa della regata forse più adrenalinica e tecnica dell’anno, che vedrà le imbarcazioni coinvolte dirigersi verso Singapore.
La seconda tappa si era conclusa con al comando Ericsson 4 del fuoriclasse Torben Grael, seguito da Telefonica Blue di Bouwe Bekking e Puma Ocean Race di Ken Read.
Al momento in cui scrivo, dopo una partenza leggermente attardata, al comando della flotta si è portata Puma, che solca il mare ad una velocità di circa 12 nodi, seguita da Team Russia di Andreas Hanakamp e Ericsson 4.
Buon Vento !

...Sono spettacolari queste barche...

















foto by Rick Tomlinson/Volvo Ocean Race

lunedì 1 dicembre 2008

Il tuo cappotto è rimasto qui

Il 28 Novembre di dieci anni fa lo ricordo come fosse oggi.

È freddo fuori, l’atmosfera sembra rarefatta e una nebbiolina densa rende tutto così bianco e ovattato, sembra di essere in un sogno, un senso di asfissia mi strige la gola non appena mi affaccio fuori dalla finestra.

Fa freddo, molto freddo.
In casa c’è molta confusione, io mi vesto di corsa, indosso un maglione viola scuro e dei pantaloni neri, presagio forse del risvolto triste e funesto della giornata, non so, oppure ho solo voglia di contrastare la bianchezza della giornata.

Fa freddo, ho fretta, devo andare a fare la prescrizione per prenderti in ospedale le bombole per l’ossigeno, ieri il dottore ha detto che forse potevano tornare utili. Vano tentativo di legarti ancora a questo mondo?
Io però sono contenta perché tu ieri sera, in barba a tanto tempo passato in uno stato vegetativo e in totale assenza di sentimenti, mi hai sorriso mentre ti imboccavo. Non succedeva da anni credo.
Le uniche smorfie che leggevo sul tuo viso erano di dolore per qualche medicazione forse troppo brutale o chissà per quale strana creatura che ormai abitava nella tua testa corrosa da un male tanto oscuro quanto spietato.
Ieri mi hai quasi preso la mano mentre ti facevo bere.

Esco di corsa, devo andare a ordinare questo ossigeno. Arrivo in ospedale, mi dicono anche che per te è stata assegnata l’infermiera per le tue piaghe, era ora penso. C’è molta gente.
Mi devo sbrigare perché stamattina quando sono uscita respiravi male, troppo, un rantolo terrificante, uno dietro l’altro, uno sempre più grande dell’altro, come l’onda che cresce sempre di più man mano che monta il mare, un rumore assordante tanto da spaccare la testa e strappare il cuore.
Rientro a casa, tua figlia mi apre la porta, non vedo il suo volto, sento solo la sua voce che mi dice quello che non volevo sentire.

Fa freddo ma io ho caldo: è il 28 novembre, 14 giorni dopo il tuo ottantaquattresimo compleanno, e tu te ne vai via dal tuo letto, dalla casa in cui hai vissuto gli ultimi anni della tua vita, da tua figlia e dai tuoi nipoti.
Sul tuo volto è tornato il sorriso di ieri sera.

Oggi sono dieci anni, nonna, che sei in giro per terra e per mare, tra le stelle e i fiori, e torni dentro me ogni volta che ne ho bisogno e che ho paura, e sento ancora sul tuo cappotto il tuo odore.

Fa freddo anche oggi nonna, ma metto il tuo cappotto e mi riscaldo.

sabato 22 novembre 2008

Parla, posta o digita?...


Cosa volevo scrivere oggi?
Oggi volevo inizialmente esprimere qualche mia riflessione sul fenomeno direi mondiale e ormai onnipresente di FaceBook - essendone venuta in contatto da qualche settimana, poi la mia attenzione è stata catturata da due notizie contraddittorie che ho letto sul giornale, legate tra loro, secondo me, da una profonda tristezza e assurdità e indirettamente al fenomeno dei social network.
La prima notizia, tratta dalla Repubblica online riporta come titolo: Navigare in internet fa bene agli adolescenti, la seconda recita: Usa, suicida in diretta sul webin 1500 lo seguono in streaming.


Premetto che le mie riflessioni sono puramente a titolo personale, in quanto so ben poco sia a livello sociale che tecnico di fenomeni come FaceBook, My space, Twitter o Friendfeed. E direi per fortuna.
Nella mia mente c’è al momento molta confusione al riguardo, mi compaiono davanti gli occhi come fossero immagini rubate da un caleidoscopio screenshots dei post di FaceBook, le sue applicazioni con cui giocare, i colori di MySpace e i video di Youtube, giovanissimi sdraiati nelle loro camere chiuse che navigano su internet e partecipano ai social network più in voga, oppure che postano agli amici tramite telefonino dove sono e cosa fanno, bit che viaggiano da una casa all’altra, cavi di rete che pulsano sotto terra o reti wireless che vibrano in aria e trasmettono sentimenti, paure, gioie e morte, si anche la morte! E persone che non parlano più, che riducono al minimo indispensabile il contatto umano.
Forse è meglio che faccia un po’ di ordine…Allora parto dalla prima notizia citata :" (...)Contrordine: internet agli adolescenti fa bene. Al contrario di quanto comunemente si creda, passare molto tempo davanti al computer navigando in rete è per i ragazzi una risorsa e non un pericolo, tanto meno una perdita di tempo. E' la conclusione di un lungo e approfondito studio condotto dalla MacArthur Foundation, una fondazione indipendente americana. "
E cosa guadagnerebbero i giovanissimi di oggi a passare i loro pomeriggi navingando, mi chiedo…ecco pronta la risposta:"(...) E' proprio online che gli adolescenti "acquisiscono gli strumenti tecnologici e le capacità necessarie nel mondo contemporaneo" secondo l'autrice dello studio, Mimi Ito, docente presso l'Università della California, che sottolinea: "Potrebbe essere u"na sorpresa per i genitori apprendere che per i loro figli stare online non è una perdita di tempo" ma un momento essenziale di apprendimento e sviluppo, si legge sul sito web della Bbc."
Inutile riportare la mia esclamazione che sinceramente non è stata solo di stupore ma anche di rabbia… Si può dire una cosa del genere? Si possono crescere dei ragazzi davanti al PC? Poi ci lamentiamo che non sono capaci di relazionarsi all’altro, che sono problematici, violenti. Ma se non si abituano a convivere con le altre persone, a toccarle, a vederle, come possono crescere? Cosa potranno mai imparare da soli, navigando su internet, più dello stare con gli amici in piazza, di uscire e conoscere il mondo? I colori della natura, i rumori della città? Imparano le tecnologie? Il mondo contemporaneo? Ma fatemi il piacere. c’è la scuola per queste cose, miriadi di corsi ad hoc. Qui stiamo assistendo al processo inverso dell’elaboratore Hal 9000 del film Odissea nella spazio 2001! Ve lo ricordate? Che prima di essere spento confessava al suo tecnico che aveva paura, si era umanizzato, noi invece stiamo diventando macchine, aridi, incapaci tra qualche tempo anche di parlare a voce tra noi, preferendo interloquire tramite PC.
Io non dico di negare internet ai ragazzi, per carità, ma insegniamo ai nostri figli che oltre internet c’è altro nella vita e che le persone si relazionano e vivono in comunità reali e non virtuali. Legato a questo discorso riporto l’altra notizia che mi ha sconvolto, un giovane di 19 anni che si suicida online trasmettendo dalla famosa e seguitissima Justin Tv, facendosi vedere da tutti i suoi amici virtuali via web mentre ingeriva dei farmaci. All'inizio tutti pensavano fosse una finzione, per questo non si erano spaventati, fino a quando un ragazzo, insospettito dall'immobilità prolungata dell'amico virtuale, ha chiamato la polizia.


Leggendo l’articolo più o meno viene detto il motivo di tale atto, ingiustificabile su tutti i fronti, ma quello che mi ha colpito di più è la solitudine che probabilmente circondava questo ragazzo. La mania di protagonismo che spinge molte persone a raccontarsi via web, a comunicare il proprio stato, sicuramente ha giocato un ruolo determinante perché non era scritto da nessuna parte che dovesse accendere la webcam mentre si suicidava. Tuttavia dietro questo gesto non ci leggete anche un estremo grido di aiuto? Di contatto reale? E una profonda solitudine?
Non dobbiamo temere che i nostri figli passino ore su internet poi però sempre più frequentemente leggiamo di ragazzi che si suicidano online o compiono gesti atroci online affinché la comunità virtuale li possa vedere!
Non è mia intenzione spiegare la psicologia che si cela dietro tali azioni anche perché non ne sono capace, ma ho paura, ho paura di come possa evolvere la mente umana in tali circostanze. A me questi social network cominciano a spaventare davvero, soprattutto mi spaventa il fatto che non si è capaci alle volte di gestirli e se ne diventa quasi dipendenti, una sorta di nuova droga che non offusca la mente e il corpo ma i rapporti interpersonali perché da una parte è una finestra sul mondo, dall‘altra è un modo per non mettersi in gioco direttamente, un farsi leggere ma nello stesso tempo un proteggersi dalla presenza fisica dell'altro.

Deleghiamo…ecco cosa facciamo.. deleghiamo a internet l’educazione dei nostri figli, facendone degli stupidi o degli esaltati, e deleghiamo il contatto umano al monitor e alla tastiera perché più facile, meno compromettente, meno pericoloso e impegnativo che affrontare l'altro dal vivo. E inoltre il PC ci protegge, perchè possiamo "virtualizzarci", diventari altri, darci un tono, costruisrci una vita parallela spesso più interessante di quella vera.... Di questo passo chissà dove andremo a finire....

domenica 16 novembre 2008

III giornata di campionato ad Anzio...Scirocco, Onda e un bel secondo posto

Terza giornata di Campionato ad Anzio su Marmellata JJ di Anna Sargenti ( J24). Vento abbastanza costante da SE, sui 16/17 nodi con onda formata e antipatica davvero, cielo semi coperto ma in generale una bella giornata.

Equipaggio ancora diverso per urgenze varie, tranne me alle scotte, Anna l’armatrice al timone e Antonio, nella veste, anzi in una vesta rispolverata e bagnata direi di prodiere, coadiuvato dal tattico – ex prodiere Alberto. In aggiunta Simone e Angelo.

Che dire? Due belle regate e nonostante la stanchezza devo dire sono molto soddisfatta dei nostri risultati: abbiamo fatto un quarto posto alla prima regata e un bellissimo secondo posto alla prova successiva.
La prima partenza, in barca verso il centro della linea è stata perfetta, peccato che la maggior parte dei J24 e dei Platu 25 erano oltre la linea al segnale di partenza, per cui tutto da rifare!
La seconda partenza non è stata grandiosa – come spesso avviene in questi casi, coperti per buona parte della bolina, a metà campo un giro di vento a destra ci ha permesso di risalire bene e una poppa precisa e veloce ci ha fatto guadagnare qualche posizione, per ripartire poi di bolina spediti. In prossimità della seconda boa siamo arrivati secondi, ma un impiccio tra scotta Genova e tangone che ha rallentato la manovra della virata, ci ha fatto perdere posizioni e alla fine siamo arrivati quarti.
Dopo pochi minuti dall’arrivo di tutta la flotta, i giudici hanno dato la partenza della seconda prova che è filata liscia come l’olio, quasi perfetta per tattica e tecnica.
Alla prima boa di poppa mi ero convinta che fosse lo stacco dell’arrivo…chissà perché nella mia mente avevamo già percorso i due bordi richiesti da regolamento..:-) per cui ho ritardato a cazzare il Genova dopo l’ammainata di Spi per ripartire subito di bolina…ma non abbiamo avuto perdite perché siamo comunque rimasti incollati alla prima imbarcazione.

Un altrettanto buon bordo di poppa ci ha permesso di concludere la regata in una splendida seconda posizione. Così con le due prove di oggi, siamo riusciti a risalire la classifica generale – e al momento Marmellata JJ è quarta, come riporta la classifica aggiornata, dietro
MARCO VINCENTI, FIAMME AZZURRE P.P.
PAOLO RINALDI, GDV LNI ANZIO
GIANNI RICCOBONO, NETTUNO YACHT CLUB




martedì 11 novembre 2008

Odore....

La canzone nuova dei Negrita si intitola che rumore fa la felicità, chissà perché mi ero convinta fino a poco fa che il titolo fosse in realtà che odore ha la felicità…Forse perché nella mia testa è più facile pensare all’odore della felicità piuttosto che al rumore che può fare la felicità?
Bando alle ciance e al titolo della canzone dei Negrita, che è solo un pretesto nonostate devo dire apprezzo molto, il succo del discorso è che a me piace pensare all’odore della felicità o meglio agli odori che si incuneano nella mente quanto si è felici e soprattutto all’immediata sensazione di felicità e gioia - puro istinto oserei dire, che certi odori trasmettono nella nostra mente e poi al nostro corpo.
Alle volte sentendo degli odori mi vengono le lacrime agli occhi per la gioia e a seconda dell’associazione che si scatena in me, rivivo certe sensazioni come fossero reali.
Così mi sono chiesta per me che odore ha la felicità?
Per me l’odore della felicità è sicuramente il profumo di mia nonna, che ancora sento in alcuni indumenti suoi che conservo. È il profumo dell’infanzia, della sicurezza, delle notti passate a dormire da lei nel lettone quando i miei uscivano, dei maglioni fatti a maglia, delle ramanzine, della torta alle mele…Delle passeggiate al parco.
Dei momenti passati a indossare le sue bellissime scarpe con i tacchi, della sua eleganza, della sua cura, del suo amore per il prossimo, della sua educazione.
E anche l’odore dell’androne delle scale di certi palazzi del centro di Roma, li ci sono i ricordi dei pranzi in famiglia con tanti parenti, delle risate, dei pomeriggi passati a giocare con i cugini e i figli dei vicini, delle corse per giocare a nascondino.

L’odore della felicità è anche il profumo della pipa…Perché materializza una figura paterna che in realtà si è dissolta come il fumo e la trasforma in qualcosa di dolciastro.

L’odore della felicità è l’odore della cannella e dello zenzero che mi ricordano dei Natali lontani.
L’erba appena tosata mi da l’idea di libertà, così come l’odore del mare che mi riempie il cuore di tutto.

L’odore della pelle delle persone. In particolare l’odore di mia madre: appoggiare il volto sul suo seno ancora oggi mi fa dimenticare tutte le brutture della giornata e ricordare cosa è l’amore.
L’odore del corpo della persona che ci è accanto, che si ama o che ci interessa. Spesso basta il suo odore sul cuscino, su una camicia o nell'aria per rassicurarci e stimolarci più di quanto possa fare un bacio o di un abbraccio, anzi è l’odore che funge da calamita verso l’altro molto spesso.

Quali meccanismi misteriosi si scatenino nella nostra mente sentendo solo alcuni odori, non so dirlo, ma restiamo legati ad alcuni odori anima e corpo.
E per voi che odore ha la felicità?
Dimenticavo….il profumo del caffè la mattina…e il sugo delle lasagne..:-)

domenica 9 novembre 2008

Si naviga ancora...

Finalmente dopo due settimane sono state pubblicate le classiche IRC della prima giornata di regate a Fiumicino tenutesi il 26/10/2008, e guarda caso proprio a ridosso della seconda giornata di gara. Forse per stimolare lo spirito sportivo e agonistico dei regatanti, che almeno sanno contro chi devono fare la regata o per lo meno con chi misurarsi tra un bordo e l’altro?

Cerco di fare mente locale sulle varie classifiche e le mie esperienze e non è affatto facile, saltando ogni domenica da un campionato all’altro, da Ostia ad Anzio, da un comet 41 S (Nambawan) a un j24 (Marmellata JJ), da un ruolo da drizzista a uno da tailer Genova/Spi, da regate relativamente tranquille a regate fisiche e nervose, dove spesso i litri di acqua non li vedi scorrere solo sotto i tuoi piedi ma a fiumi lungo tutta la barca e addosso a te.

Certo avessi avuto il tempo di scrivere mano mano le mie esperienze veliche sarebbe stato tutto più facile, ma il tempo per riorganizzare le idee è quello che è.
Continuo per ora con il resoconto della seconda giornata di regata a Anzio sul J24 (02/11/2008), per l’occasione con un equipaggio totalmente rinnovato ( escluso me ovviamente) per impegni vari degli altri membri.
Il tempo certo non era dei migliori, non per il sole che anzi splendeva in cielo, ma per il mare molto formato e lo scirocco tra i 20 e i 24 nodi. La nostra prima regata non è andata male, anzi, credo siamo arrivati quarti - nonostante la classifica riporti un dnc, tutto da verificare in quanto mendace. Nessun errore particolare, virate buone e abbattute ottime, naturalmente visto l’equipaggio nuovo e la mancanza dell’armatore, nessuno ha voluto strafare e mettere a rischio la barca, per cui tutto è stato fatto con molta calma.
La seconda regata putroppo non l’abbiamo terminata perché ha ceduto il nodo della drizza randa ed è stata veramente una disdetta, perché avevamo appena finito un bellissimo bordo di poppa planando e recuperando su chi era davanti, ma dopo il cedimento della penna appena iniziato il bordo di bolina ci siamo dovuti ritirare.
Comunque, il J24 sarà anche fisico e scomodo ma quanto è divertente!
E Anzio il giorno di regate è davvero uno spettacolo…quanto mi emoziona vedere accanto ai grandi diciamo, i ragazzi e i bambini preparare i loro laser e optimist, con tanta cura e dedizione - così piccoli e così precisi nei loro movimenti, spesso accompagnati da padri e madri con vele sulle spalle e cassette degli attrezzi sempre a portata di mano per ogni evenienza.

Oggi invece, 9 Novembre 2008, ho regatato a Fiumicino, per la seconda di Campionato, ma facciamo un passo indietro. La prima giornata ci ha visto arrivare in nona posizione ( su 17 barche) in compensato in classe 1 ( regata IRC), mentre overall tra le due classi, quindicesimi su 28 barche.
Non male, come prima regata e prima uscita in assoluto su Nambawan con nuovo equipaggio.
Oggi, dopo una prima regata annullata non si sa bene per quale motivo…( ed eravamo terzi alla prima boa di poppa…argh..) forse salto di vento? Boh …Indagherò perché, avendo la radio spenta a bordo abbiamo perso qualche motivazione...Ci siamo rifatti con la seconda regata che ci ha visto protagonisti di un grande recupero di poppa e siamo arrivati alla fine in compensato ben al terzo posto dietro Blu tango Blu e Kalima . Che bella soddisfazione dopo tanta fatica !
Complimenti a tutto il mio equipaggio. .. e sempre BV

lunedì 3 novembre 2008

Tanto per essere leggeri....

"... Getta la cianfrusaglia a fiume, amico! Fa’ che la barca della tua vita sia leggera, carica solo del necessario; una casa accogliente e piaceri semplici, un amico o due, degni di questo nome, qualcuno che ti ami e qualcuno che tu ami, un gatto, una cane e un paio di pipe, abbastanza da mangiare, abbastanza per vestire, e un pochino più del sufficiente di roba da bere; perchè la sete è una cosa pericolosa. Vedrai che troverari più facile vogare per la tua barca ed essa non correrà tanto il pericolo di rovesciarsi, e se poi si rovescia, poco male; poche merci e buone, resistono all’acqua. Avrai tempo per lavorare ma anche per pensare. Avrai tempo per abbeverarti della luce del sole, tempo per ascoltare le musiche eoliche che il vento di Dio suona sulle corde del cuore umano tutt’intorno a noi… avrai tempo per… Oh! Scusatemi, vi prego. Divagavo."
da .. Tre uomini in barca (per tacere del cane), di Jerome K. Jerome.

venerdì 31 ottobre 2008

Amenità....

Rivisitazione di alcuni film....

"Non aprire quel Portale"

"Il ritorno dei portali morenti"

" Portal Wars: la vendetta dei Servers"

"Portal Wars: il Pool colpisce ancora"

"Full Metal Portal"

"Portali verdi fritti alla fermata della Console"

"Odissea nel Portale: 2008"

Presto nella sale di tutti i CED.

mercoledì 29 ottobre 2008

questo dirvi possiamo, ciò che non siamo ciò che non vogliamo ( E.Montale)

Da oggi parte la nuova scuola, anzi io direi la Scuola, fino ad oggi infatti noi tutti abbiamo bighellonato per i corridoi dei vari istituti, dormito sui quaderni, scritto sui muri dei bagni e ricevuto in regalo diplomi e lauree, portato a spasso libri pesantissimi sulle nostre spalle.

Non polemizzo sulla riforma in sé per sé, alcuni punti possono anche essere condivisi come il numero infinito di ordinari o i corsi di laurea inutili, ma polemizzo sul fatto che non ci sia stato dialogo, che il tutto sia stato deciso a prescindere dall’opposizione o dalle manifestazioni di piazza.
Non si poteva parlare? Cercare di discutere su cosa in effetti poteva essere utile o no per l’Istruzione in Italia? Allora mi chiedo che senso ha avere un Parlamento e una Opposizione?
Per come sono fatta io, non bollo come sciocchezze le idee che vengono da persone che la pensano diversamente da me, io ne parlo e litigo se c’è bisogno, ma se una persona mi espone le sue motivazioni e le giustifica, anche se sono in opposizione alle mie, posso anche arrivare a pensare che siano giuste o che abbiano un valore forse maggiore delle mie.

Io credo che se si arriva alla esigenza di imporre il proprio pensiero, significa che non si hanno elementi adeguati per motivarlo.

Riporto quanto letto su La Repubblica oggi "la scuola cambia, si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione"….la mia prima reazione è stato un sorriso, amaro.
E sapete perché? Perché mi è sembrato davvero un controsenso: perché la scuola deve essere così se la società in cui viviamo è esattamente l’opposto? Si parla di serietà: le persone che ci rappresentano sono serie? Ma se scherzano in continuazione e prendono delle cantonate assurde? Si parla di merito…Siamo sicuri che molte persone che occupano i posti alti se lo siano meritato perché attivi, operativi, preparati, bravi e con alle spalle un CV di tutto rispetto? Si parla di educazione….Ma se assistiamo in continuazione, dai dibattiti politici in Tv ai giornali, eminenti politici e non che si prendono a parolacce e gestacci?....Secondo me qui qualcuno non vede la trave che ha nei suoi occhi..

Che dire, posso solo sperare che prima o poi ognuno possa sentire viva la propria coscienza se non politica almeno civile…. E mi piace la citazione di E. Montale… “questo dirvi possiamo, ciò che non siamo ciò che non vogliamo”, a prescindere dalla bandiera politica di chi la fa sua.

lunedì 20 ottobre 2008

... E cominciano i giochi di Vele Invernali...

Siamo ormai giunti alle porte della stagione invernale dei campionati di altura 2008/2009.

Per quanto riguarda il litorale laziale domenica scorsa, il 19 ottobre , ha visto svolgersi nelle acque antistanti Anzio e Nettuno, la prima giornata del Campionato Invernale ( R.CCTR – CVR_ LNI Anzio – C.V Nettuno Y.C).

Mentre i prossimi due fine settimana vedranno l’inizio nell’ordine: il 26 ottobre del Campionato invernale di Roma ( Circolo Velico Fiumicino) e il 2 Novembre del Campionato Invernale “ Moby Roma d’Inverno” – (Circolo Nautico Riva di Traiano).


In attesa dell'inizio del campionato di Fiumicino, domenica ho partecipato alla prima giornata del campionato di Anzio - Nettuno, sul J24 Marmellata JJ di Anna Sargenti...Bellissimo e velocissimo J24.

Non conosco le barche che animano questo campionato e di conseguenza neanche il livello generale...Se dovessi continuare a parteciparvi, sicuramente avrò l'occasione di approfondire l'ambiente e farmi una idea...Per ora posso solo riportare i primi classificati in base all'ordine di arrivo, in quanto - come si legge sul sito dell'evento - non tutte le barche hanno ancora comunicato i rating IRC, il che significa non poter stilare le classifiche in tempo compensato.

Per i Platu 25, il primo in tempo reale è stato NANU', mentre per i J 24 MELA GODO .
I primi tre in tempo reale per l'Altura sono stati nell'ordine:
LAZZARELLA
ALBA BLU
RAGGIO DI SOLE 2

Noi di Marmellata JJ, siamo arrivati sesti ... non male per essere in formazione ridotta e tutti insieme come equipaggio per la prima volta...praticamante ci siamo conosciuti in banchina due prima della partenza :-). Io sono stata arruolata all'ultimo minuto per le scotte genova e spi...e mi sono diverita moltissimo...Se non ci fossero stati errororetti vari, dovuti soprattutto al fatto che non avevamo mai regato insieme e di aver preso male il tempo prima della partenza, con molte probabilità avremmo fatto un ottimo risultato, visto quanto è veloce la barca e quanto abbiamo recuperato in navigazione. Naturalmete Marmellata JJ ha di fronte tutto il campionato per migliorare e sicuramante lo farà....Forza Marmellata JJ !

venerdì 17 ottobre 2008

Via....via....

Correre, correre via...
Non fuggire...non fare finta di nulla...solo correre via, li dove puoi essere solo con te stesso e onestamente guardarti dentro e parlarti, prenderti a schiaffi o accarezzarti, guardarti allo specchio e ridere ...ridere a crepapelle, oppure piangere.
No, non diventerò cinica, non diventerò disonesta, non diventerò insensibile o indifferente perchè molti lo sono intorno a me... Lotterò, perderò, cadrò, piangerò, sanguinerò...ma avrò sempre il rispetto di me stessa...delle mie scelte...dei miei desideri...qualsiasi siano le conseguenze.
Credo che la cosa più triste che possa capitare alle persone sia scendere a compromessi con se stessi...e io non lo voglio fare...l'ho fatto tante volte in passato e ogni volta è stato terribile.
Ogni volta mi sentivo male.
Non voglio vergognarmi di quello che provo ...di quello che sento...di parlare..di esprimermi.
Se il mondo intorno a me è indifferente, io sarò partecipe.
Deludenti sono le persone che parlano troppo, che fuggono, che non affrontano la realtà, che fanno finta di nulla...che trattano gli altri con sufficienza...che non si rendono conto di avere a che fare con delle persone di fronte a loro.
E io corro lontano da queste.
Preferisco mille volte che mi si risponda male, che mi si rifiuti, ma non tollero la sufficienza...la mancanza di dialogo.
Ognuno ha la sua importanza, il suo valore, che si tratti di un parente, di un amico, di un figlio , di un fratello, di una moglie, di un amante , di un passante... Basta un gesto, un sorriso, una carezza, una parola non dico per renderlo felice ma per lo meno per non ferirlo gratuitamente.
Corro...Corro via e canto così che l'aria che esce dai miei polmoni possa asciugare le lascrime che scorrono sul viso.
Correrò via, lontano da tutto...ma non non sarò mai così veloce se tu vorrai correre da me.

giovedì 16 ottobre 2008

La sagra dell’idiozia... e della superficialità

Finalmente con alcuni colleghi sono riuscita ad andare a vedere Burn after reading, dei fratelli Cohen e come potevo immaginare i registi non si smentiscono…Geniali.
Devo dire che ho cominciato ad apprezzarli molto presto, già con Fargo.
Che dire….il film è a dir poco incredibile…e proprio perché incredibile…terribilmente credibile.
Al solito si divertono a ironizzare ed esasperare alcuni aspetti della vita americana, ma io direi umana in generale degli ultimi tempi.
Sebbene spesso le trame dei loro film non siano profonde o di spessore, i loro personaggi sono la rappresentazione delle assurdità e idiozie delle persone, che spesso agiscono senza alcuna cognizione dei fatti che vivono, dandosi comunque un tono di profondità e mostrandosi decisamente sagaci e intelligenti, nonostante la loro totale incapacità di gestire le situazioni che mano a mano gli si presentano…L’importante è mostrarsi autorevoli, qualsiasi posizione si occupi nella scala sociale, dall’impiegato della palestra, al dirigente della CIA. Quello che colpisce sono le falsità che si celano dietro i rapporti umani, sempre che di rapporti si possa parlare, ed ecco la sagra dei divorzi facili, delle corna, dell’usare amici e colleghi per i propri fini, della disperazione e fragilità che si celano dietro le persone che cercano su internet un partner per la vita piuttosto che nel mondo reale, perché forse più facile, asettica e meno impegnativa come circostanza di incontro.
Estremamente realistica è la rappresentazione del mondo delle palestre – bacino dell’apparire belli e sani a tutti i costi, in cui tutti cercano di trovare la forma perfetta da avere in un mondo perfetto e superficiale, che può spingere anche una modesta e sola impiegata a compiere azioni assurde pur di pagarsi le numerose operazioni chirurgiche per ricostruire il suo corpo e trovare anche lei il suo uomo, non sfigato.
Regna l’idiozia, nessuno capisce nulla di quello che succede e di quello che fa e si comporta da idiota di conseguenza….Se mi guardo intorno ritrovo molto di quello rappresentato dai fratelli Cohen…e l’ilarità generata dalle loro battute si trasforma rapidamente in una amara smorfia nel constatare di quanto idioti stiamo diventando.
Cosa abbiamo imparato da tutto questo?....Abbiamo imparato a non farlo più…. Si, ma cosa è che non dobbiamo più fare?...”
Superbo l’istruttore Brad Pitt, terribilmente realistica la donna che non accetta i segni del passare del tempo sul suo corpo, assolutamente geniale la macchina del sesso dell’irrequieto George Clooney, devastante la crisi del uomo segato a lavoro, raffigurata dal sempre formidabile John Malkovich

mercoledì 15 ottobre 2008

Destino....

Si voltò e lentamente tornò sui suoi passi. Non c’era più vento, non c’ era più notte, non c’ era più mare, per lei. Andava e sapeva dove andare. Questo era tutto. Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude e diventa sentiero distinto, e orma inequivocabile, e direzione certa. Il tempo interminabile dell’ avvicinamento. Quell’ accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un’ emozione. Senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove. E raggiungerlo. Qualunque sia, il destino. Camminava - ed era la cosa più bella che avesse mai fatto.

Alessandro Baricco, da “Oceanomare”

martedì 7 ottobre 2008

Pillola rossa o pillola azzurra?

"È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio.Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più. "(Morpheus) (tratto dal film Matrix)

....che Pillola scegliere? é tardi ..è tardi...

Tortuga....chi poteva immaginare fosse così complicato allevare una piccola tartaruga.

Tortuga nel mio caso non è l'isola dei Pirati dei Carabi ma proprio una tartaruga di appena due mesi, un sassolino tenero più piccolo del palmo della mia mano.Tortuga è arrivata a casa un mesetto fa, un regalo di un alunno di mia madre, uso il femminile giusto per comodità perché è ancora troppo piccola per capire a che emisfero appartiene, se quello maschile o femminile appunto.È arrivata con il suo terrario e con qualche indicazione approssimativa su come allevarla: un po' di lattuga, dell’acqua, una lampada e via. Io e mia madre adoriamo le tartarughe, tanto da riportare da ogni parte del mondo che visitiamo delle raffigurazioni di tartarughe, di qualsiasi materiale e forma, di conseguenza grande è stata la nostra gioia al momento della consegna del piccolo rettile. Li per li non mi sono preoccupata molto di Tortuga, nel senso era piccola piccola, sapevamo più o meno cosa fare, visto che chi ce l'ha regalata ne ha tantissime a casa e pensavamo i suoi consigli fossero stati esaustivi. A essere sincera non ho neanche avuto molto tempo per starle dietro…tra lavoro e vela.Tuttavia avendo preso questo fine settimana di pausa totale, ho deciso di dedicarmi a lei….Mi è stato detto che le tartarughe neonate non devono interrarsi e andare in letargo, devono mangiare e stare sveglie 8 ore circa…Ora la mia Tortuga non ha più fatto così, o meglio da qualche giorno ha cominciato a dormire troppo e a non mangiare molto…SOS..che fare? Sono corsa in tre negozi per capire se dovevo darle le vitamine…o se avevo sbagliato qualcosa nel suo processo nutritivo. Alla fine, visto che nessuno sapeva dirmi cosa fare mi sono messa alla ricerca di un negozio specializzato...e poche volte mi sono sentita così in colpa nella mia vita, per non dire disperata. La signora del negozio, specializzata in allevamento di tartarughe, ha cominciato a elencarmi tutta una serie di cose che dovevo fare per la tartaruga, inutile dire che io avevo fatto solo il 10 - 20 % forse di quello che mi diceva.. e ogni volta elencava qualcosa che non avevo fatto, tipo il bagnetto o il non darle la lattuga ma qualsiasi altro tipo di verdura, diventavo sempre più piccola...e mortificata. Così domenica le ho cambiato la terra e messo la corteccia, fatto il bagno, dato frutta a volontà , le vitamine e sopratutto messo la luce che riscalda, oltre quella che fa solo la funzione del sole. Ho fatto pace con la mia coscienza e la piccolina ora cammina e mangia di gusto e dorme quanto devo dormire....Non si finisce mai di imparare dal mondo che ci circonda! E spero Tortuga sia ora felice....e cresca bene.

lunedì 6 ottobre 2008

Pelati

sentita da un amico pelato che parlava con un altro pelato:
Noi abbiamo i capelli di Pelle.....

martedì 30 settembre 2008

Regata del weekend....la XVI edizione della Coppa Italia D'altura

Con un po’ di ritardo – siamo a martedì inoltrato in effetti – mi accingo a rendicontare il mio fine settimana, che è cominciato con anticipo, il Venerdì. Cosa ho fatto? Cosa ho fatto?...Che domande….Sono andata per mare, elementare Watson…
In che mare? Nello specchio d’acqua antistante il porto di Ostia in occasione della bella regata organizzata dal Club Nautico di Roma, insieme a FederVela e UVAI : la prestigiosa Coppa Italia d’altura, giunta alla sua XVI edizione.

Il tutto è iniziato Venerdì 26 settembre, con la prima e unica regata della giornata per continuare poi Sabato 27 e Domenica 28 con due regate al giorno da calendario….Inutile dire che sono state splendide giornate di sole, caratterizzate da poco e instabile vento, animate da bellissime barche prestanti, e anche faticose sia per l’attività velica effettuata che per l’attenzione posta a studiare il campo di regata per una buona tattica.

Anche questa volta ero a bordo di Asso di Fiori di Maurizio Fiori, che non ha certamente brillato in questa edizione, nonostante nelle precedente sia giunta seconda, penalizzata soprattutto dai venti leggeri e qualche bordo non proprio fortunato, ma come si dice tutto fa esperienza…Soprattutto per me, che ogni volta veleggio trovo sempre molto da imparare dalle persone che sono a bordo con me e soprattutto dai due grandi protagonisti della vela: il Mare e il Vento, con tutte le loro bizze.
Mi sono divertita, mi sono impegnata, mi sono stancata e sono riuscita come sempre a tornare a casa con nuovi lividi, nonostante la barca sia un Grand Soleil 56 e non un j24 o un 36 piedi, notoriamente più fisiche e brusche come barche. E mi sono goduta la vista delle splendide linee di barche come il Nautilus Marine di Pino Stillitano, un Rodman 42, che io fino ad ora non avevo mai visto: devo dire che è splendido, oltre che vincente… e visto che la curiosità è donna sono prontamente andata a cercare sul web tutte le informazioni possibili sull’imbarcazione.
Molto belli anche i comet 45S: sia il Pifferaio Magico di Pietro Mortari che meritatamente ha vinto la Coppa Italia anche quest’anno, I. Nova, di Alberto Franchella che Libertine di Biscardi…Adoro i comet, e come non si potrebbe adorali..
Non mi dilungo sulle classifiche, disponibili sul sito dell’Uvai, Asso è arrivato undicesimo…noi ci siamo comunque impegnati tutti e sicuramente la prossima volta andrà meglio…perché Asso è comunque una barca vincente nelle condizioni meteo adeguate…Alla prossima regata

giovedì 25 settembre 2008

November 466 Delta Charlie




Orario Zulu 15.35: si decolla dall'aeroporto dell'Urbe di Roma su un DA40 Star della DiamondAir, non prima che Marco abbia effettuato tutti i controlli previsti dalla Before Take off Check list e io e Stefano verificato il corretto funzionamento delle cuffie e assicurato le cinture di sicurezza.

No, non si tratta dell’incipit di qualche storia o di qualche citazione.
Ma dell’inizio della bellissima esperienza di volo che abbiamo fatto ieri della durata di un'ora e venti (circa 150 miglia), sorvolando la campagna romana fino a Viterbo, passando per il Lago di Vico, Monte Fiascone, Caprarola e Lago di Bolsena.
L’impatto visivo con l’aereo, che al momento del nostro arrivo, stava effettuando le prove di touch and go in pista, è stato direi di stupore e sbigottimento: piccolo, leggero, 4 posti, elica non troppo grande….Va da sé che pensare di volare, da li a pochi minuti, su un oggetto del genere, un po’ di brividi addosso li aveva messi….Ma ormai eravamo sulla pista e carichi per volare…o per lo meno….avevamo l’ idea e la convinzione di essere carichi per volare.
DA40Star
Saliti a bordo, chiusa la cabina, Marco, il nostro pilota e amico, mi chiede di appuntare sul diario di bordo l’ora dell’inizio rullaggio e li già i primi problemi perché per me erano le 17.35, mentre lui voleva l’orario Zulu.
ZULU?? Per me Zulu fino a quel momento è sempre stata una bandiera che si usa in regata, spesso in sostituzione della India, a indicare il minuto antecedente la partenza della regata stessa.
Ho scoperto invece, mentre scaldavamo il motore, che il termine Zulu viene anche usato per indicare il tempo coordinato reale UTC (Coordinated Universal Time), che è il fuso orario di riferimento da cui tutti gli altri fusi orari del mondo sono calcolati. Indi per cui, erano si le 17.35, ma io dovevo scrivere le 15.35 come orario di partenza ( rispetto al GMT noi siamo 1h indietro + 1h a causa dell’ora legale).

Il decollo è stato tranquillo ma salendo di quota ed effettuando le prime virate per andare in rotta, ho avuto la sensazione che si ha andando sulle montagne russe…pensavo di cadere giù e credo di essere diventata un’unica cosa con il sedile, tanto mi ci ero schiacciata sopra.
Tempo 5 -6 minuti mi sono abituata e rilassata, anche se devo dire fa impressione essere a 3500 piedi su un aereo piccolo, dove la cabina è quasi tutta a vista, per cui vedi benissimo sotto di te, quando sei inclinato di circa 30°…e un po’ di subbuglio lo crea in te questa situazione.

Una volta ripreso fiato, vista la mia deformazione velica, ho cominciato a chiedere del vento,intensità e direzione, nodi che facevamo di velocità.
Avevamo circa 14 nodi al traverso, vento proveniente da N, NW, la nostra rotta era di circa 283°, altitudine dai 2000 ai 3500 piedi sopra Viterbo, velocità 123 nodi di media
Devo dire che il paesaggio sottostante era spettacolare perché eravamo a una quota che ci permetteva di vedere tutto bene: spettacolare il verde dei boschi intorno al lago di Vico, di cui si evinceva benissimo la forma di ex cratere e l’ansa che disegna il Tevere all’uscita da Roma.

Affascinante il tramonto sul lago di Bolsena, che era increspato da un bel venticello e davvero pittoresco il borgo di Monte Fiascone visto dall’alto.

Sulla via di ritorno ho avuto anche il piacere di pilotare per circa 70 miglia…non prima però di una lunga e persuasiva opera di convincimento da parte del pilota, perché avevo paura.
Beh….io non avevo nessuna intenzione di pilotare, non l’ho mai fatto, neanche i simulatori della playstation ho mai provato…e dopo un trenta secondi di paresi alla mano sinistra che teneva la cloche, sono riuscita a far circolare il sangue e a portare l’aereo, a farlo volare….WOW….e sono anche andata in rotta e dritta.
A scendere e salire...con stupore del pilota….ma si sa…chi naviga naviga....:-)

Al rientro abbiamo dovuto allungare perché la pista era occupata e questo ci ha permesso di fare due giri sui Parioli, vedere l’Olimpico illuminato per la partita in corso, l’altare della Patria e San Pietro.
L’atterraggio è stato tranquillo, anche se un po’ mobile a causa di una cornacchia in transito….ma devo dire il nostro Pilota è stato davvero bravo.
Dopo aver sistemato tutto abbiamo fatto anche un giro negli hangar dell’aeroporto….Gli aeri mi hanno sempre affascinato…anche se mi sento sicuramente più a mio agio sulla barca…Ma chissà che non mi prenda lo schiribizzo di prendere il brevetto di volo prima o poi.







Bolsena


Soratte


Stefano el Comandante Marco, amici a tempo perso colleghi.


lunedì 22 settembre 2008

Cellulare....with or without you

Niente.. Io e il cellulare non siamo fatti per vivere insieme.
Oggi per l'ennesima volta l'ho dimenticato in ufficio....E me ne sono accorta dopo circa 40 minuti che ero in macchina bloccata nel traffico...Presa dai sensi di colpa ho deciso di fare retromarcia e tornare in ufficio, nonostante fossi afflitta dal pensiero di dovere rifare tutto il traffico appena fatto una seconda volta. Ma non potevo lasciarlo li da solo tutta la notte.
Sono arrivata trafelata, ho preso l'ascensore, entrata in stanza e lui non era sul tavolo dove l'avevo lasciato...Solo un biglietto con su scritto che se ne era andato con un collega.
E' vero che spesso l'ho lasciato in balia dei 50/60 oggetti che di solito tengo in borsa, graffiato dalle chiavi, schiacciato da trucchi e agende, in lotta con i suoi due più acerrimi nemici: l'ipod e la chiavetta USB. E lui ha cercato di ribellarsi, si è mosso, ha chiamato...urlato e io raramente sentito e lasciato invece spesso gridare all'infinito...fino a che non ha esaurito le sue energie.
Altre volte, distratta, l'ho lasciato cadere da varie altezze e lui si è arrabbiato, mi ha lasciata...non mi ha più parlato.
L'ho anche portato in barca con me, lui per tutta risposta che ha fatto? ha deciso di scivolare via dal borsone mentre eravamo tutti intenti a tenere una bella bolina, sbattere sul tavolino da carteggio ed eclissarsi...Si... L’ha fatto…ha bruciato il suo monitor...Nero..Buio...ma funzionava ancora..Che crudeltà è questa? Funzionare al buio..non farmi vedere cosa scrivevo, chi chiamavo e chi chiamava…le mie foto.

Basta, è necessario un periodo di pausa. Per questa notte dormi fuori....Domani si vedrà, sicuramente avrai da ridire ed io brontolerò un pochino per poi riprenderti con me, come sempre..Ma tutto sommato non si sta poi male senza di te...caro cellulare...:-) almeno per qualche ora.

TECNOSTRESS...e MULTITASKING MAN

Questa mattina, mentre sfogliavo la rivista settimanale La Repubblica delle donne, pubblicata sabato scorso assieme al quotidiano La Repubblica, mi è caduto l’occhio su un articolo intitolato STRESS DA TECNOLOGIA di Monica Melotti.
Li per li ho pensato si trattasse delle solite raccomandazioni tipo, il cellulare fa male, le radiazioni dei terminali fanno male…in realtà il focus era ben diverso…in quanto si parlava delle professioni più stressanti. Ho approfondito e in sintesi l’articolo dice che le professioni più stressanti oggi sono quelle che richiedono di stare tante ore al computer, al cellulare, gestendo una mole sempre maggiore di informazioni. Tanto che lo stress diventa tecnostress.

Riporto le conclusioni, citate dalla giornalista, di uno studio condotto in Italia su 200 professionisti impegnati per molte ore con la tecnologia : (…) Le professioni più a rischio sono quelle degli operatori dell’information and communication technology, dei giornalisti( in particolare del web) e degli analisti finanziari – spiega Enzo Di Frenna, presidente dell’associazione Netdipendenza e autore della ricerca. “Le situazioni che procurano maggiormente tensione sono: il dover gestire informazioni eccessive, l’abuso degli apparecchi e la fretta nell’esecuzione delle operazioni. In una parola il multitasking.” ( …caspita questa è una mia giornata normale di lavoro…mi devo preoccupare?)

Interessante è vedere cosa questo tecnostress provoca: stanchezza cronica, disturbi del sonno, problemi cardiocircolatori e alterazioni di umori….( non sono banalità in effetti…e allora? Che dobbiamo fare? Perché non se ne parla più di tanto?....Bisogna tutelare la nostra salute? Oppure visto che stiamo in un ufficio e non nelle miniere, né in una industria chimica, né su un palazzo in costruzione…non corriamo poi seri rischi?

Giusta la conclusione dell’esperto : “Non siamo macchine: un computer può lavorare senza tregua finchè i dispositivi lo consentono, gli uomini no. Le aziende sono fatte di persone e se la loro salute mentale e fisica viene compromessa, lo è anche la redditività dell’impresa”…Sante parole….ma qualcuno prima o poi riuscirà a tradurle?

domenica 21 settembre 2008

..la mia prima volta su Asso di Fiori

Non c’è nulla da fare…andare in regata il Sabato e la Domenica mi mette di buon umore per tutta la settimana a venire …e di conseguenza il Lunedì in ufficio non è mai così tragico.
A tal proposito voglio ringraziare tutto l’equipaggio di Asso di Fiori per avermi imbarcato in occasione del Trofeo Incarbona 2008. La barca, un Grand Soleil 56, è davvero uno spettacolo…direi un gioiello ed è grande: 17 metri di scafo circa e 22 di albero!
Io sono abituata ad andare su barche che non superano i 40 piedi e devo dire la differenza si sente, eccome se si sente. Solo poche parole per esprimere tutta la mia emozione nel portare per la prima volta lo Spinnaker di Asso di Fiori. Il vento era tale da non creare troppi problemi e mi ha permesso di familiarizzare con una imbarcazione tale e la sua potenza velica. Certo andare su una barca simile per la prima volta implica molta attenzione e una coordinazione differente rispetto alle barche di molto più piccole, ma le sensazioni che si hanno durante la sua navigazione sono davvero intense, soprattutto quando si nota quanto navighi veloce anche con arie leggere e quanto stringa al vento. Che dire…davvero una bella giornata soddisfacente, almeno per me…Anche se so che c’è sempre tanto da imparare.. Per i commenti tecnici/tattici rimando all’amico Eugenio sicuramente più esauriente di me. Grazie a tutti ! :-)

giovedì 18 settembre 2008

Giorni....

..Hai presente quelle giornate in cui pensi di aver sbagliato tutto... e nonostante ciò continui a sbagliare ancora...Beh...Eccole... Quelle giornate in cui si fa sempre più pressante la sensazione di non aver vissuto tu la Vita , ma piuttosto che sia stata Lei ad avere vissuto te...

martedì 16 settembre 2008

and I am not frightened of dying, any time will do, i Dont mind. ( the great gig in the sky)

Un altro personaggio storico della musica se ne è andato dopo una breve lotta contro il cancro come riportano i giornali, sto parlando di Richard Wright (1943-2008), il tastierista e membro fondatore dei Pink Floyd.
La sua morte silenziosa rispecchia in fin dei conti tutta la sua vita artistica con in famoso gruppo, in quanto sicuramente ne è stato forse il membro più appartato e discreto e nonostante ciò i suoi giri di organo Hammond ancora sono vivi e caratteristici.
Tutti sappiamo che i suoi maggiori contributi musicali si trovano in A Saucerful of secrets, Shine on you crazy diamond , The great gig in the sky, Us and them… e Echoes.
Ed è proprio con Echoes che vorrei ricordarlo qui…una delle canzoni più belle dei Pink Floyd secondo me…la cui bellezza e peculiarità risiede proprio nei suoni che Richard Wright ha saputo creare:
"Overhead the albatross hangs motionless upon the air
And deep beneath the rolling waves in labyrinths of coral caves
The echo of a distant tide
Comes willowing across the sand
And everything is green and submarine
And no one showed us to the land
And no one knows the where's or why's
But something stirs and something tries
And starts to climb towards the light (…)
"

lunedì 15 settembre 2008

Cigni....senza parole

Non ci sono molte parole da adoperare per commentare queste foto meravigliose che ho preso dal sito dello Yatch Club Costa Smeralda , in occasione della Rolex Swan Cup 2008 che si è tenuta nel fine settimana a Porto Cervo...Infatti sfido chiunque a dire qualcosa di negativo sugli Swan... e se proprio qualcuno volesse farlo ...lo facesse altrove non qui...oggi voglio godermi questi Cigni ....:-)
Plenty

Favonius ( winner maxi Division)

mercoledì 10 settembre 2008

Ultimi acquisti ....

Oggi voglio parlare di musica, anzi diciamo dei miei ultimi acquisti… Entrare in un negozio di libri o di CD musicali per me è devastante…Esco sempre con tre o quattro elementi in busta. Purtroppo per il mio portafoglio appartengo a quella piccola fetta di pubblico - ormai sempre più piccola - che ancora compra i CD musicali in negozio: novità oppure dischi d’epoca a prezzo scontatissimo…( ieri ad esempio ho trovato a basso costo il Live at Pompei dei Pink Floyd, che ho rigorosamente comprato, avendone perso copia da qualche parte tempo fa).
Non so perché ma avere il cd originale, con la sua copertina, con l’etichetta stampata mi piace, mi procura molta più soddisfazione che avere lo stesso esemplare diciamo di altra origine.I miei ultimi acquisti sono: Forth, l’ultimo dei Verve e un disco molto particolare di cui ignoro assolutamente gli autori: Lulu Rouge.
I Verve li ho scoperti con A Storm in Heaven anni fa e amati con Urban Hymns, di conseguenza ero molto curiosa di sentire l’ultimo disco…e devo dire mi è davvero piaciuto, Sit & Wait la trovo trascinante.
Mentre il secondo appartiene a un genere che di solito non ascolto, definito come Elettronica / Dub / Downtempo.
Beh potrei dire che è molto d'ambiente... Ma mi ha entusiasmato: suoni molto particolari e originali
Come sono arrivata a comprare un disco del genere?
Ero in un negozio che vende cd, macchine fotografiche, Pc, insomma un po' di tutto e mentre guardavo alcuni prodotti, la mia attenzione è andata alla musica che stavano passando di sottofondo....Così sono andata dal negoziante gli ho chiesto cosa era e lui mi ha detto si trattava di un progetto musicale danese, che già aveva fatto altra musica interessante e di cui erano arrivate solo due copie di CD: una era quella che stavano passando, l'altra era in vendita....Ora ne hanno solo una copia perchè l'altra l'ho presa io....Buona Spesa :-)

lunedì 8 settembre 2008

Adrenalina....comincia l'avventura


Finalmente l'ho vista di persona, finalmente l'ho toccata e ci sono salita a bordo...Di cosa sto parlando? Di Adrenalina ITA 156, il mini di Andrea, e insieme a lei ho visto un sogno che pian piano prende forma. Andrea, amico, collega, velista ma direi soprattutto appassionato di mare, vento e di Vela in poche parole, ha finalmente portato la sua Adrenalina in quel di Fiumara e già il racconto del suo trasferimento, che potete leggere sul suo sito http://www.enkelisailing.com/ è entusiasmante. Adrenalina non è una barca come le altre, è un mini - quello che chiamano gioiello tecnologico per le innovazioni impiegate, una barca di 6,50 m dalle alte prestazioni, capace di fare le traversate più ardue come la traversata atlantica! Il mini non lo comprano i croceristi ma solo chi realmente vuole confrontarsi con il mare e con il vento in sicurezza perchè richiede tempo, dedizione, preparazione fisica , tecnica e sacrificio... chi insomma può contare solo sulle proprie capacità in mezzo al mare. Io dico sempre che il mare non si può raccontare, si vive, e il vento che ti spinge a solcare le onde in qualsiasi condizione, è un evento che o lo ami alla follia o non lo capirai mai. Capisco di conseguenza la passione che spinge Andrea a solcare il mare con il Mini, tanto da dedicarsi anima e corpo al suo progetto di percorrere la Ministransat del 2011.
Vedere che questa idea comincia a prendere forma, dopo i primi sacrifici e scoramenti mi riempie di gioia ed emozione, perchè so quanta serietà, quanto studio, quanta tecnica, quanta forza e coraggio, quanta passione Andrea stia mettendo nella realizzazione del suo più grande sogno e progetto.
Io per ora ho solo potuto vederla Adrenalina e a colpo d'occhio è una barca che suscita molte emozioni perchè vedi subito quanto potrebbe essere nervosa in acqua, quanto debba essere curata nei dettagli, quanto sia tecnicamente avanzata e per questo rispettata e trattata con umiltà. E immagini subito anche le sensazioni meravigliose che, chi ama la vela conosce bene, questa barca potrebbe darti una volta preso in mano il suo timone.
Sono estremamente curiosa di provarla di persona...di sentire la sua forza. E spero presto di raccontare qui le prove di Andrea sul suo mini non appena tornerà dai suoi allenamenti in solitario.. A proposito proprio in queste ore è sulla via di ritorno dopo una emozionante, non senza piccoli imprevisti, traversata da Fiumicino a Ponza, giusto per prendere confidenza con la sua nuova compagna di vita…Adrenalina...Buon Vento

Hey! Teachers! Leave them kids alone! (Pink Floyd)

Devo rimanere indifferente di fronte a questo ciarlare di scuola, riforme, grembiuli, condotta ? Io del resto ho finito la scuola e l’università un po’ di anni fa, di conseguenza perchè dovrebbe interessarmi?
Per il momento non ho figli da preoccuparmi in che scuola andranno a finire e se subiranno dei traumi per il 5 in condotta.

Tuttavia ho sentito tanti commenti, tante campane, tante discussioni sulla scuola, gli ultimi in ordine cronologico domenica notte in occasione della trasmissione Tatami di Rai Tre ( ma perché le trasmissioni interessanti le fanno a mezzanotte e in prima serata solo scemenze? Hanno paura che le persone non siano in grado di intendere e volere a ora di cena con lo stomaco pieno, per cui meglio rimbambirle con Grandi Fratelli, Isole piene di dispersi e Cantanti allo sbaraglio?)
Mi sono chiesta inizialmente cosa pensavo io al riguardo, poi ho pensato a come era la mia scuola, a mia madre, alla sua passione e dedizione verso l’ insegnamento. Poi ho pensato all’ignoranza di molti ragazzini di oggi, alla loro dipendenza da internet, da I pod, da gameboy e mi sono detta: ognuno è figlio del suo tempo! Ma che pena mi fanno questi ragazzi a cui nessuno oggi è in grado di instillare l’amore per la letteratura, per la matematica, per la discussione per il dibattito. Ecco quello che mi rattrista, il fatto che pochi di loro avranno nella loro vita l’occasione di emozionarsi, di riflettere su libri, di crearsi delle opinioni.
Non mi preoccupa tanto la disciplina nella scuola, quella non sono i voti a stabilirla, ma il corpo docente, per cui finché ci saranno insegnanti demotivati e senza passione, incapaci di coinvolgere e legare a sé gli studenti, il discorso delle riforme scolastiche focalizzate sulla educazione sociale e civica va in secondo piano.
Non so se essere pro o contro una maggiore austerità e autorevolezza a scuola: secondo me prima di tutto deve essere la famiglia a insegnare ai propri figli l’educazione e il rispetto degli altri perché certo non si può pretendere che lo faccia solo la scuola.
Io so solo che la scuola fatta in un certo modo mi ha insegnato tanto, ho seguito una scuola rigida, ( medie e superiori), avevo la divisa, avevo i voti in condotta che influenzavano notevolmente il giudizio finale, ma avevo anche degli insegnati appassionati che mi hanno fatto leggere e discutere di libri che in quegli anni mi potevano appassionare. Forse molto dipende dall’indole personale? Non credo, perché se un libro viene letto, spiegato, inserito in un contesto, commentato e scelto in base alla scolaresca che si ha di fronte, alla fine quelle scolaresca imparerà prima di tutto ad amore la lettura e poi a scoprire nelle pagine dei libri degli specchi di fronte ai quali confrontarsi.
A questo proposito sono pienamente d’accordo con l’articolo di Paolo Citati, comparso su Repubblica:
"(..) Poi alcuni avevano un modo d'insegnamento che, in parte, si è perduto. Oggi la letteratura è studiata soprattutto come storia della cultura. Allora, i professori più intelligenti parlavano di Dante o Petrarca o Ariosto o Leopardi come se fossero una parte essenziale della vita quotidiana di ogni ragazzo. Vivevamo in loro e per loro. Uno dei miei professori discorreva di Machiavelli e di Guicciardini con tale passione e divertimento, che noi ne discutevamo tornando a casa e poi ne parlavamo a pranzo con nostro padre e nostra madre, come se tutti i problemi della vita moderna fossero illuminati dal Principe e dai Ricordi.
Molti maestri, e soprattutto maestre, erano meravigliosi: molto più bravi di quelli ai quali De Amicis innalzò un monumento nel Cuore. Appena aprivano bocca, tutto diventava chiaro, limpido, luminoso: i numeri si addizionavano, moltiplicavano e dividevano per conto loro: i verbi irregolari non avevano più misteri; la storia diventava un romanzo d'avventure. Avevano un grande dono comunicativo: uno spirito materno maggiore, probabilmente, di quello che esprimevano a casa; e le violente o pacate tirate d'orecchie, e i rapidi colpi di bacchetta sulle mani, venivano accettati senza ribellione.”

I giovani hanno sete di modelli, di avventure, di passione, di parlare, di confrontarsi e se la scuola non capisce questo, non capirà mai come trattare i giovani e come educarli alla vita, come rispondere al loro grido di attenzione, di valori, che troppo spesso si traduce in bullismo.
Per cui basta con il fumo negli occhi, con il voler fuorviare i problemi reali con stupidaggini come il grembiule o il voto in condotta, che si ponga l’attenzione alla scuola come istituzione, ai professori come educatori, e ai ragazzi come persone …E parafrasando il titolo del post nonché canzone emblema dei Pink Floyd, in cui si denunciava una scuola disumanizzante simile a quella di oggi, non altro per il fatto che sta diventando nozionistica e fredda, al Hey! Teachers! Leave them kids alone! ….Io direi Hey teachers help the kids to grow up

martedì 2 settembre 2008

Mascalzone Latino mon amour

(foto da Regatta)
Sarà perchè il nome mi ha subito affascinato, sarà perchè il logo mi piace davvero tanto... sarà perchè è italiano.... sarà perchè mi è simpatico e non lo trovo così snob e distante come il team di Oracle o Alinghi...sarà perchè sono davvero dei bravi regatanti ma io ho sempre tifato Mascalzone Latino in tutte le competizioni ove presente, tanto da comprarmi un set di magliette a maniche corte e lunghe, calzoncini e borsoni del team. Di conseguenza leggere che ha vinto la Rolex Farr 40 European Championship 2008 mi ha riempito di gioia e soddisfazione. Anche perchè il Farr 40 è la barca dei miei Sogni.
Complimenti!

martedì 26 agosto 2008

Dobbiamo in qualche modo tutelarci..

Ho visto al volo il tg e i vari servizi correlati del dopo pranzo, si parlava del caro spesa e di come gli italiani si stiano organizzando per spendere meno, tra discount, offerte varie e prodotti venduti non confezionati…Tipo pasta, legumi etc “alla spina”…Io personalmente è un po’ di tempo che compro cereali alla spina, sono buonissimi…costano meno della metà di quelli canonici…e visto che ne mangio a kili la mattina…è un bel risparmio.
Naturalmente a fronte di questo fenomeno si diceva che le grandi marche vanno in crisi…Ma io dico abbiamo scritto in faccia “ GIOCONDI”? Se continuano ad aumentar i prezzi non delle sigarette, del vino, dei cosmetici o che ne so io, di quello che vorrei chiamare superfluo insomma ma di PANE e PASTA…Pretendono che la gente non si organizzi….?
Io ormai seguo una sorta di mappa del tesoro per fare la spesa…certo mi porta via un po’ più di tempo seguirla per scovare le offerte migliori …ma sono ben contenta di farlo se risparmio 50 euro per la medesima e dico medesima spesa….Scusate se è poco…ma a me i soldi ancora non li regalano …

lunedì 25 agosto 2008

Finalmente questo scempio di Olimpiadi è finito

Finalmente queste Olimpiadi sono finite, non ho visto la cerimonia di apertura, non ho visto la cerimonia di chiusura e non ho visto le gare, se non qualcosa di sfuggita proposta nei vari telegiornali o trasmissioni televisive.
E pensare che io ho sempre adorato le Olimpiadi e in generale tutti quei giochi che accomunano diverse persone di vari paesi e che si confrontano negli sport. Quando ero piccola mi ricordo mi vedevo tutto, dai tuffi , alla atletica, dal tiro al piattello alle gare di nuoto, questa volta invece nulla.

Perché? Perché credo non si possa passare sopra a certe azioni come la repressione di un popolo in nome dello sport. Certo il mio non vedere i giochi olimpici non ha influenzato minimamente nulla ma non mi interessa, io la mia protesta l’ho fatta e mi sento apposto con la mia coscienza e coerente con i miei pensieri. No ho nulla contro la Cina, sia ben chiaro, e parlo della Cina come gente, come cultura, ma non posso tollerare che ancora si possano reprimere delle popolazioni ( come il Tibet) e che vengano violati i diritti umani, ecco diciamo non sono d’accordo con quella che viene definita politica cinese.
Certo non posso andare a manifestare a Pechino, ma posso spegnere la TV e non vedere le Olimpiadi.. direte…sai che hai risolto…Beh…è come quando uno fa la raccolta differenziata : tu sei li che dividi vetro da carta e plastica, e poi ti senti dire.. ma perché lo fai? Tanto sarai uno su un milione…tanto poi rimettono tutto insieme…ma che razza di giustificazione è?
Questo vorrebbe dire che il singolo non ha capacità di azione …che qualsiasi cosa faccia non ha peso sociale...beh mi rifiuto di pensare questo.
Oppure come quelli che dicono, io non vado a votare perché nessuno mi identifica….Ma a chi fai dispetto? Sapete che ci sono stati partigiani che sono morti per promuovere il diritto di voto? Non è il sistema elettorale che deve essere punito se qualcosa non va, ma i politici e come si fa? Votando appunto.

Tornando alle Olimpiadi e al loro spirito, ricordo che nella antica Grecia durante i giochi venivano sospese tutte le guerre, ora invece non solo non sono state sospese e si è permesso a chi le sta conducendo di partecipare, ma anzi ne sono sorte di nuove ( vedi Ossezia, Georgia, )…Bah…Ma la torcia olimpica non è un segno di Pace?
Ora sperare che vengano interrotte le guerre in atto nel 2008 per le Olimpiadi mi sembra alquanto utopistico…ma almeno non partecipare alle manifestazioni come segno di protesta verso quelle nazioni che si arrogano il diritto di sopprimere altri popoli, di educarli alla loro democrazia, di invaderli…mi sembra dovuto.
Non ho molto condiviso l’atteggiamento degli sportivi di non parlare dei problemi tra Cina e Tibet, e del mondo in generale di pensare che sport e politica non debbano mischiarsi, ma secondo il mio misero punto di vista non si trattava di fare dello sport un mezzo politico, ma di fare dello sport ( che ricordo ormai muove miliardi tra sponsor , TV etc etc) un emblema di opposizione universale li dove la politica non può arrivare.
Si dice che lo sport debba occuparsi solo di sport ma in effetti ora che ci penso in nome dello sport si costruiscono città, si migliorano i servizi delle città, addirittura si riesce a ridurre l’inquinamento urbano…per cui tanto indipendente non credo lo sia , e soprattutto non credo sia poi così ininfluente.
Trovo anche anacronistico che solo ora gli sportivi, tornati nelle loro case con qualche medaglia e soldi in più in tasca, esprimano i loro dissensi verso la Cina….Che senso ha? Se avessero disertato i giochi ( visto che ormai si era deciso da tempo di farli in Cina) non sarebbe forse rimasto un segno tangibile nella storia? Ma si ….continuiamo a vivere nel nostro piccolo mondo a farci gli affari nostri….tanto cosa vuoi cambiare…Sapete che vi dico…io mi preparo a vedere le paraolimpiadi.

domenica 24 agosto 2008

Sorridi se ti capita...non è difficile

Sorridi, sorridi sempre...anzi ridi a crepapelle se ti capita fino a farti uscire le lacrime...Urla, urla fino a che le corde vocali non si seccano....Non trattenerti, non ne vale la pena....Tutto è troppo serio, triste, sofferente, misero... per essere anche noi tristi. Spesso mi giro intorno e percepisco quanto la gente abbia bisogno di due chiacchere, di un semplice sorriso di una battuta...e perchè non farla, perchè non essere gentili...?Perchè non farsi due risate? Quanto siamo tutti diventati finti seri, musoni, chiusi, distinti....
Ogni giorno ognuno di noi percorre salite ripide, strade fangose da non riuscire più neanche a muovere i piedi, vive dolori laceranti e notti aride di lacrime, attimi così nebbiosi da far bruciare gli occhi e allora perchè non concedere un sorriso quando lo si può fare? perchè non fermarsi solo due minuti ad ascoltare cosa la persona che abbiamo di fronte ci vorrebbe dire? Perchè ci mettiamo gli occhiali da sole, sprofondiamo il viso nel giornale, tiriamo su i finistrini delle macchine? ci voltiamo dall'altra parte se qualcuno ci indirizza una domanda....camminiamo con lo sguado fisso avanti a noi, pronto a folgorare chiunque osi disturbare la nostra giornata?
Molto è ingiusto in questa vita, non dico che dobbiamo accettarlo, no, io urlo se qualcosa non mi va bene, piango, non mi vergogno di farlo...e rido a crepapelle senza vergognarmi se qualsosa mi fa ridere.....Potrò sembrare stupida? Ah....che bello sembrare stupidi e avere il controllo di tutto in realtà e la capacità di non perdersi nulla del mondo che ci circonda. Una persona che non ride mai, pensate sia una persona intelligente? secondo me no...è solo una persona che non ha stima di se stesso, che vuole darsi un tono, che non si accetta, che sfida gli altri....fa molto moda essere tenebrosi, introversi, dare l'idea della persona impegnata....Ah quanto sono falsi. e ipocriti...Perchè vi assicuro che anche chi vive nel dolore più terribile, quello che non lascia alcuna speranza, sa ridere...eccome se sa ridere perchè sa esattamente da dove quel suo ridere proviene... Quanto sarebbero più ricche le nostre giornate se si cominciasse a dire più spesso buongiorno e si sorridesse anche nel pronunciare quelle due piccole parole.

Pranzo domenicale...

Oggi è stata la prima domenica che ho passato a casa con i miei dopo le vacanze, uscite varie, impegni del fine settimana…diciamo dopo un bel mesetto, e mi sono dedicata alla cucina. E già ogni tanto cucino anche io quando ho tempo...cioè quasi mai ( con discreti risultati devo dire) e vorrei riportare quello che ho fatto perché ne sono particolarmente orgogliosa. Devo dire che il caldo mi ha obbligato a non accendere forni e fornelli più dello stretto necessario.. nonostante ciò è venuto fuori un bel pranzetto. Veniamo al sodo, avevo i famosi capperi di Pantelleria da finire, per cui ho optato per spaghetti condititi a crudo: tonno, capperi, olive verdi, olio di oliva genuino prodotto artigianalmente dal collega Gianni, peperoncino, il tutto frullato fresco e usato per condire la pasta…buonissima, fresca, leggera ma sfiziosa… anche perché io adoro i capperi!
Per secondo ho riciclato una ricetta datami la scorsa settimana da una mia amica ucraina per fare l’insalata russa fatta in casa ( in quella occasione l’abbiamo fatta in barca), senza quella disgustosa gelatina e quel vago retrogusto di pesce che caratterizza quelle confezionate del supermercato.
Gli ingredienti? Patate, Carote, Uova, cetriolini, mortadella…e maionese! Ci sono diverse varianti in giro, ma devo dire che questa è forse la migliore che abbia mai mangiato…ed è anche risultata facile da preparare, a parte la pazienza nel tagliuzzare le verdure, rigorosamente in piccoli pezzettini quadrati...Ma il tempo e la pazienza oggi l'avevo...

Gp di Valencia...

Ma che bello il circuito del GP di Valencia!
Sarà perché si srotola sul porto, sarà perché si vede il mare, sarà perché a Valencia si è disputata la Coppa America, sarà perché le città spagnole per me hanno sempre grande fascino…Ma questo nuovo circuito mi piace davvero molto!

venerdì 22 agosto 2008

Agosto volge al termine...che dicevano le stelle per noi Cancro?

L'oroscopo del mese tratto da Alice per il mese di agosto recita quanto riporto di seguito, in rosso le mie riflessioni:
Sei simpatico, goliardico, hai la battuta pronta: merito dell'influsso dei pianeti nel secondo campo.
(meno male che ci sono loro a dirmelo)
Venere, Sole, Mercurio si trovano in Leone. ( per fortuna...pensa se erano in Balena)
Questi astri si spostano progressivamente in Vergine, dove raggiungono Marte, già lì dal primo agosto. ( ammazza che traffico stellare....Bollino nero pure per loro?..Ma dove sono andati in vacanza ?....su Plutone??)
Venere lo raggiunge il sette agosto, Mercurio l'undici agosto. ( mi cominciavo a preoccupare che si erano persi....per la via lattea)
Se prima brillavi, ora risplendi ( che poesia......un sole) : hai la possibilità di fare nuove conoscenze, tante amicizie interessanti ti attendono. Ti piace viaggiare? Il Dio alato ti porta lontano ( oh che bravo..spero almeno che non mi faccia pagare), Venere ti regala attimi indimenticabili nelle braccia del partner ( ma quando aoh?..non me ne so accorta...pensa il caldo da alla testa) in una località vicina o lontana, Marte rende bollenti le tue notti. ( effettivamente è stato un agosto afoso....un caldo...non c'ho manco l'aria condizionata)!!)
In amore premi l'acceleratore (..de che? de na Ferrari??) : Marte e Venere si abbracciano ( o che carini....commoventi), tu fai lo stesso col compagno o con la nuova fiamma (tricolore?..i Compagni ormai sono morti...e sepolti.)
Se sei single il duetto ti promette una strage di cuori. ( ma se preferisco il Trio?)
Giove ostile rimarca i punti deboli della tua relazione di coppia, solleva venti di polemica nelle famiglie nervose: rifletti sui tuoi rapporti. ( ce voleva proprio lui a rompe le scatole...ma gli affari suoi mai?)
Qualcuno si guarda attorno, incuriosito da una nuova musa: non è facile resistere alle tentazioni. ('na musa? questa me mancava....i poeti o pittori dove sono che li vado a ispirare?)
Nel lavoro te la cavi benissimo: sei puntuale, preciso nelle pratiche d'ufficio, stupisci i tuoi colleghi per la rapidità con cui svolgi le mansioni, i clienti ti stimano. ( lo sapevo già da me...grazie per ricordarmelo comunque)
Se cerchi lavoro, hai buone possibilità di trovarlo: i colloqui sono protetti dagli influssi astrali. ( Che culo!)
Il letto è caldo ( uff... l'ho detto prima che non ho l'aria condizionata), lo animi con le tue performance. ( ma ti riferisci ai calci dati al topo che scorrazzava nel mio sacco a pelo in barca? Oddio se era una topa?? Che paura...)
( Controllati a tavola: la salute è discreta. L'estate ti riserva gradevoli sorprese....( COLICHE?, DIARREA? ORA SI CHE STO MEGLIO)

Il mondo va proprio alla rovescia

Mentre attendo con ansia l'arrivo del weekend leggo un po' il giornale e tra i vari articoli del Messaggero ne trovo uno che recita:
"Che gli italiani siano dei grandi amatori è risaputo, ma che fossero talmente focosi da andare spesso incontro a infortuni sul campo, forse lo sanno in pochi. Gli specialisti avvertono: ogni anno in Italia circa cento uomini vengono ricoverati d'urgenza per frattura del pene, dovuta a traumi da rapporti sessuali intensi, concentrati soprattutto nel periodo delle vacanze (...)"
E mi dico, caspita! Siamo arrivati a questo punto? Ma sono gli uomini diventati fragilini fragilini o sono le donne che sono diventate "infrangibili"? Il giornalista parla di uomo focoso, ma io sinceramente ho i miei dubbi, secondo me forse è l'ansia da prestazione che domina, oppure diciamo la scarsa attività che porta alla poca attenzione non solo verso la partner ma anche verso se stessi ... Che dire prima erano le donne che soffrivano di rapporti forse troppo focosi, ora pare siano gli uomini... Mah! Il mondo va proprio alla rovescia!
Riporto tanto per fare due risate il commento di un mio collega: "....nella foga di essere nella figa...tutto può accadere".

Call me....


Cerchi un Project Manager, un Solution Architect , un System Engeneer?
...chiamami sono sicuramente quello più fedele, devoto, audace , sagace , sono senza mercede, senza orario, senza scioperi....e ti porto persino il giornale se vuoi....E se torni a casa, ops in ufficio, ti riempio di feste nonostante tutto ... :-)

( foto : gentile concessione del soggetto Sir.Lillo aka my beloved dog)

giovedì 21 agosto 2008

Un terremoto in casa....

Ieri torno a casa e sorpresa sorpresa mi accoglie un nuovo cane...Mio fratello ha deciso di ospitare un cane di alcuni vicini per qualche giorno...Nulla di anomalo tranne per il fatto che già a casa di mia madre ci sono due cani e sette gatti...che diciamo convivono in precario equilibrio...Vi lascio immaginare il panico che ho travato.
Il nuovo cane, Malù o Manù...non ho ben capito come si chiama, trattasi di una femmina di Beagle per fortuna di piccole dimensioni, che scorrazzava per tutta casa intimorendo i miei due cani maschi e rubando la loro cena...le tre gatte anziane - Yogi, Ape e Romolina che scappavano ovunque, i due piccoli Pepe e Ginger che si sono rifiutati di scendere al piano terra per tutta la serata...I due fratelli Chili e Trilli spariti su per i tetti...E mia madre con i capelli dritti...e quattro ciotole in mano a rincorrere tutti..Uno zoo insomma....per fortuna che la tartaruga non ha dato segni di pazzia ed è rimasta buona buona nei suoi spazi....almeno credo.

akab...alias Luna Rotta

Breve conversazione odierna con mio fratello in lingua cuppolese ( alias romano) :
(...)
gianni says: okai capitano akab
Swotti.. .....scemo
gianni says: ma che stai a cerca mobi dicche

mercoledì 20 agosto 2008

Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda ...( L'onda di Gabriele D'Annunzio)

Eccomi di ritorno dalla mia settimana in barca a vela…Proprio non speravo più di fare ancora qualche giorno per mare e invece ecco che arriva la telefonata di Stefano, il mio armatore, che mi chiede se gli posso dare una mano in crociera con dei suoi amici e certo non me lo faccio dire due volte. Così le mie speranze si animano e prendono forma…anzi vento! Devo dire che è stata una bellissima settimana sia per la buona compagnia, per il bel vento, per le stelle cadenti che per le mangiate di pesce. Diversamente dalle classiche crociere in cui in fin dei conti si naviga poco a vele spiegate soprattutto per l’inesperienza dei passeggeri, noi abbiamo veleggiato molto e l’armatore, ottimo timoniere, supportato dal fatto di avere a bordo…il mozzo/tailer/tuttofare…me in poche parole, si è portato persino lo Spinnaker, che abbiamo rigorosamente usato divertendoci molto scorrazzando persone che non vanno a vela notoriamente. 11 – 12 Agosto 2008: Alle ore 20 finalmente apre il ponte di Fiumicino che ci permette di raggiungere il mare aperto lasciando alle nostre spalle il Tevere e con rotta 150° circa ci dirigiamo verso Palmarola. Il vento non è molto, ci saranno circa 10 nodi ma con un bel traverso scendiamo in media a una velocità di 5 , 6 nodi. A bordo siamo in cinque: io, l’armatore, la sua compagna e un’altra coppia di suoi amici, prendo il timone curiosa di sentire finalmente Diabolika, il maletto 36 che in tante regate mi ha accompagnato, con il nuovo assetto ( albero senza volanti, carrello della randa dietro il timone etc etc)…Che emozione, scivola sull’acqua che è una bellezza, stabile e leggera, va da sola…! Verso l’una di notte cala il vento e accendiamo motore, il pilota automatico mi permette di vedere e godere del meraviglioso cielo pieno di stelle e stelle cadenti…del resto la sera prima è stata la notte di San Lorenzo…Così mentre tutti dormono in pozzetto guardo la luna tramontare e scendere la notte. Verso le 4 il sonno comincia a farsi sentire ma resisto fino all’alba, uno spettacolo a cui non posso mai rinunciare se sono in navigazione e un bellissimo rosa comincia pian piano a tingere il mare e il cielo. Alle 6 si sveglia Stefano e mentre gli altri dormono ci facciamo un bel caffè , di li a poco si alzerà un bel venticello che ci permetterà di spegnere motore e issare il genova per veleggiare fino a Palmarola con una bella bolina. L’isoletta è piena di barche alla fonda, scegliamo il lato sabbioso di una bella caletta e filiamo l’ancora di prua a mano perché il motorino del verricello ha dei problemi. Ormai sono tutti svegli per cui gonfiamo il tender e siamo pronti per le gite alle grotte, bagni e nuotate. Scende la sera e ci prepariamo una bella cenetta a base di pesce pescato, nero d’Avola e The Doors come sottofondo. 13 Agosto 2008: Lasciamo la caletta e ci dirigiamo alle Cattedrali ma il vento non ci permette di stare tranquilli per cui giriamo l’isola e ci sistemiamo in un'altra caletta più tranquilla per un nuovo bagno…Io e Gina ci facciamo una bella nuotata fino all’unica lingua di spiaggia presente sull’isola. Subito dopo pranzo facciamo rotta per Ponza, a motore perché non c’è vento….Mentre tutti fanno la siesta mi godo la vista di Cala Luna dal mare, peccato che questa spiaggia di Ponza sia rimasta chiusa via terra a causa di una frana qualche anno fa. Non appena scapolo la punta del faro mi tocca fare lo slalom tra i vari motoscafi che a tutta velocità si dirigono verso il porto per prendersi un posto…Inutile dire che i ferri da stiro, come li chiamo io, rovinano il mare perché non hanno rispetto di nulla…tanto meno delle barche a vela. Al porto di Ponza ci aspetta un deliro di barche, mai vista una cosa del genere, anche perché di solito navigo d’inverno e a fine stagione quando ormai tutti sono rientrati. Ci sistemiamo alla meno peggio per scendere qualche minuto a terra e fare provviste. Appena tornati in barca ce ne andiamo a gambe levate…ops…a “barca levata” , non senza un piccolo incidente avvenuto nel mentre io, l’armatore e consorte eravamo a terra e l’altra coppia era rimasta a bordo: l’ancora ha arato e tempo un minuto la nostra imbarcazione ha toccato la prua di quella dietro…per fortuna senza danni per quest’ultima, ma con una ammaccatura per la nostra. Decidiamo di passare la notte al Frontone, così ci prepariamo una bella cena e dopo un bel bicchiere di vino ci diamo alle danze con Berry White. Il 14 agosto la coppia che è con noi dalla partenza decide di lasciarci, lei soffre troppo il mal di mare così se ne tornano ad Anzio con l’aliscafo, tuttavia non restiamo soli perché dopo pranzo ci raggiunge una nuova coppia, amici di Stefano con un bellissimo bimbo di 6 anni. Non appena siamo pronti facciamo rotta per Ventotene, isoletta su cui sono stata circa 20 anni fa e già mi chiedo come possa essere cambiata in tutto questo tempo. Verso le 14, con vento al lasco e rotta 130° circa ci dirigiamo al largo, tutti dormono io e Stefano ci guardiamo in faccia e senza neanche parlare decidiamo di issare Spinnaker…troppa è la voglia di divertici per non provare il nuovo spi con il nuovo assetto della barca. Mi metto al timone e Stefano mi fa da tailer per un po’, poi visto che il vento è abbastanza stabile e calmo va a dormire e io rimango al timone, giocando con le scotta dello spi…fino a che il vento me lo permette. Passato lo scoglio della Botte infatti cala tutto e riaccendiamo motore: per fortuna mancano poche miglia a Ventotene, fa molto caldo e decidiamo di fermare la barca in mezzo al mare e farci a turno il bagno nelle acque blu. Arrivati a destinazione decidiamo di fermarci al Porto Romano, si prevede Maestrale e Ponente, per cui il porto nuovo non è tranquillo e si potrebbe ballare un bel po’. Troviamo un posto dal lato delle grotte romane.. certo non comodissimo in quanto non arriva la corrente e per salire e scendere bisogna passare su una tavola e arrampicarsi sulla roccia…ma tutto fa avventura. Il tubo dell’acqua invece ce la porta direttamente a mano l’ormeggiatore sul suo tender, via mare, in quanto le colonnine sono sulla banchina opposta rispetto a dove siamo ormeggiati noi. La serata è calda, umidissima, afosa ….calma piatta….si prepara al maestrale del giorno successivo. Scendiamo a terra per un gelato e compere varie, verso mezzanotte rientriamo in barca tra le folate di un bel vento…il maestrale è arrivato. Da un piccolo pub sul porticciolo arrivano le note di musica disco degli anni 80, è ferragosto e si balla un po’ ovunque, noi anche ci mettiamo a ballare sulla nostra barca e tempo 10 minuti abbiamo un discreto pubblico sul molo a guardarci. Passiamo a Ventotene anche il 16 agosto in giro per il paese e poi sugli scogli per tuffi e bagni. Devo dire che è sempre una bella isola anche se piena di gente e ombrelloni ovunque, sicuramente ha perso un po’ del suo fascino selvaggio. Il mare è ancora grosso per muoverci così compriamo un bel po’ di telline cozze e gamberoni e ci dedichiamo alla cena anzi gli uomini di bordo si dedicano alla cena mentre noi femminucce ci godiamo la serata a suon di aperitivi. Domenica 17 agosto verso le 10.20 leviamo l’ancora e ci dirigiamo verso casa, ancora c’è troppo mare per andare a motore, così nonostante abbiamo vento in faccia e circa 20/25 nodi issiamo genova, riduciamo la Randa e io e Stefano ci alterniamo al timone per una bella navigata di bolina stretta con una media di 5/6 nodi a barca completamente sbandata…ma come tiene bene Diabolika. Spostiamo il nostro equipaggio sopravvento per fare un po’ di peso e via…si naviga. Certo devo dire che per loro è stato un rientro un po’ pesante. Decidiamo di fermarci ad Anzio non solo per sbarcare i nostri ospiti ma anche per passare la nottata, visto che si sono fatte quasi le 23, così dopo aver mangiato un pezzo di pizza e salutato la ciurma io e l’armatore restiamo a bordo per portare l’indomani la barca a casa a Fiumicino. Grazie a tutti i miei compagni di navigazione per questa bellissima esperienza