domenica 25 gennaio 2009

"...still being thrown about like a ball in a bingo machine.."(E4's Media Crew Member Guy Salter )

Le condizioni meteo rendono davvero difficile lo svolgimento regolare dei Campionati Invernali lungo il litorale laziale, anche oggi infatti è stata annullata la prova del XXVIII Campionato Invernale di Fiumicino: troppa onda per uscire sia da Ostia che Fiumara.
La ripresa della seconda manche, che si è svolta due domenica fa, ci ha visto con Nambawan rosicchiare qualche posizione grazie non tanto alla performance in acqua, che non è stata male comunque, quanto alle penalizzazioni del 10% sul punteggio finale che la giuria ha applicato ad alcune barche in base alla regola 78 del R.R.
Domenica scorsa invece ha visto la ripresa anche del campionato invernale di Anzio, caratterizzato da un bel vento fresco e un’onda ben formata. Noi di Marmellata J abbiamo fatto un quinto e quarto posto, risultato che ci mantiene ben ancorati al quarto posta della classifica generale.
Mentre noi velisti della domenica, ci godiamo un riposo forzato, cosa succede nelle due regate più importanti e serie del periodo?
Nella Vendèe Globe, dopo undici settimane di navigazione, al comando c’è ancora lui, il Professore Michel Desjoyeaux che a meno di imprevisti vari, dovrebbe tagliare il traguardo per primo tra circa una settimana. Seguono a circa 500 miglia Roland Jourdain e mille miglia Armel Le Cléac’h.
Non molto bene se la sono passata gli equipaggi dei VOR 70 della Volvo Ocean Race, al via della quarta tappa della competizione.
Una forte tempesta infatti, con raffiche a 55 nodi e più, ha costretto le imbarcazioni a riparare sotto costa presso lo stretto di Luzon nel mar meridionale cinese, e a improntare una navigazione in totale sicurezza, attraverso un assetto conservativo a randa ridotta, chiglia al centro e fiocco da tempesta.
Al comando ora abbiamo Telefonica Blue, che ha superato le condimeteo avverse in maniera abbastanza indolore, a parte lo strappo muscolare dello skipper e qualche danno alla strumentazione elettronica dell’imbarcazione ; seguono Ericsson 3 e Ericsson 4. Per ora solo Telefonica Black si è dovuta ritirare per danni allo scafo. Vedremo come andrà a finire...E sempre Buon Vento

domenica 18 gennaio 2009

Un passo verso la Pace e cento verso l’Odio e la Divisione...che i bambini ci perdonino

Gaza, Hamas apre alla tregua L'esercito: "Iniziato ritiro progressivo"

Finalmente questa guerra vergognosa si è fermata e non ci resta che sperare non ci siano più bambini vittime dei giochi assurdi dei Grandi.
Nessuna morte è giustificabile, meno che mai la morte di bambini innocenti e non c'è ragione di stato o evento storico e politico che possa giustificare dei bombardamenti sui civili.
Questi ultimi eventi mi hanno riportato alla mente un servizio televisivo che ho visto qualche mese fa, parlo della presentazione delle Palestiniadi, manifestazione sportiva dilettantistica organizzata a Siblin in Libano, il 29 Novembre 2008 dall'ufficio di Cooperazione dell'ambasciata italiana, in collaborazione con l'Agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa).
Abbiamo voluto che questa fosse una giornata di festa - ha spiegato Fabio Melloni, responsabile dell'Ufficio di Cooperazione italiana - perché questi ragazzi vivono praticamente in ghetti, senza possibilità di avere normali relazioni con l'esterno, senza gli svaghi che hanno i loro coetanei”.
Mi sono davvero commossa nel vedere quanta gioia e felicità questa manifestazione sia stata in grado di regalare, almeno per un giorno, a circa 350 ragazzi palestinesi – segregati nei campi profughi di Beirut. Per loro infatti è stata una rara occasione di esprimere liberamente la loro voglia di giocare, di fare sport, di confrontarsi in gare, insomma di fare tutte quelle attività che i loro coetanei più fortunati fanno tutti i giorni. Hanno potuto indossare la tuta e le maglie numerate, mettersi gli scarpini, fare la borsa per andare a giocare a pallone o pallavolo, hanno fatto parte di una squadra e hanno tifato i loro compagni più forti.
Tuttavia quello che mi ha davvero colpito è stata la reazione di una ragazza che si è rifiutata di partecipare, perché ancora scossa dalla perdita della sorella durante gli scontri di Luglio 2007. Ma ce ne sono tanti di bambini e ragazzi che hanno perso genitori, fratelli e sorelle durante i molti scontri che hanno accompagnato i palestinesi civili nei campi profughi e lungo la striscia di Gaza. E ci sono molti ragazzi che, per il solo fatto di essere profughi vivono in spazi angusti, non hanno diritto né a cure sanitarie né a una educazione scolastica. E molti già sanno che mai potranno avere un giorno una loro casa, un lavoro qualificato, una Terra.
Crescono con il ronzio degli aerei nelle orecchie, con il timore di perdere l’intera famiglia durante un raid militare, non sanno distinguere i motivi di una guerra, sanno solo che hanno perso la mamma e il papà. Imparano non a giocare con le bambole o con le macchinine ma a convivere con la morte, con la distruzione. E nonostante in alcuni di loro spesso tanta pena innesca un odio pericoloso e incontrollabile, molti hanno davvero voglia di divertirsi, di trovare una alternativa positiva alla tristezza imposta sulla loro vita.
I bambini infatti dimenticano facilmente i dolori, non portano rancore, sorridono, possono essere pungenti ma sono schietti. I bambini sopportano la sofferenza in maniera incredibile e trovano il piacere di sorridere e divertirsi sempre, anche quando tutto intorno e dentro di loro si sgretola, perchè hanno una smisurata fiducia in chi li circonda e nella vita.

Tuttavia questa ultima guerra non ha fatto altro che accumulare sofferenza ad altra sofferenza, non ha fatto altro che uccidere altri bambini, che distruggere nuove famiglie e svilire i buoni progetti che qualcuno al mondo cerca di fare per portare un po’ di serenità e pace nella lembo di terra più tormento del mondo, quale la striscia di Gaza.
Un passo verso la Pace e cento passi verso l’Odio e la Divisione.

E tutti hanno indistintamente delle colpe e delle responsabilità nei conflitti degli ultimi venti giorni, da Hamas a Israele, dall’America all’Europa, perché non c’è un valido motivo per giustificare la morte di circa 400 bambini innocenti, che avevano gli stessi diritti di giocare e di vivere dei bambini nati in altre parti del mondo più tranquille. Nessuna guerra può definirsi necessaria, perché nel momento stesso in cui si rende necessaria segna il completo fallimento della ragione umana e l’inizio della vergogna… Perché molti sono coloro i quali dovrebbero vergognarsi se si è arrivati a questo conflitto.

giovedì 1 gennaio 2009

....il 2009 e me......


Contare fino a dieci prima di rispondere, moderare la mia lingua, lasciare libero di sbagliare chi mi è attorno, respirare ogni tanto profondamente e buttarmi sul divano a non fare nulla. Credere che non tutte le persone che incontro siano fottuti opportunisti e se anche dovessero esserlo, riuscire a mandarli a quel paese senza troppe remore.
Guardare il mondo con occhi clementi e pensare che non tutto sia corrotto, in vendita , finto, malato e se anche così fosse, andare avanti senza perdere di vista i miei ideali e i miei valori.
Non farmi coinvolgere nel vortice dell’indifferenza.
Tenere in ordine la mia nuova casa, non spendere un patrimonio per l’ultimo paio di stivali alla moda, ma non privarmi di una giornata di folle shopping se proprio non riesco a farne a meno. Comprare un bellissimo e grandissimo televisore al plasma e uscire più spesso a fare una passeggiata con il mio adorato cane.
Continuare a navigare navigare navigare … Sentire ogni volta i brividi che il vento e il mare riescono a dare. Andare a veleggiare in Bretagna, su per i canali.
Sostenere sempre i miei amici, trovarne dei nuovi … Non cercare sempre di dare una giustificazione e interpretazione a tutto. Sorridere di più e fregarmene un po’ se qualcosa non va come dovrebbe. Lasciare che le mie emozioni si possano esprimere liberamente ed essere di conseguenza più espansiva con chi mi vuole bene..Dominare la mia proverbiale aggressività.
Lavorare un po’ di meno , tanto i soldi sono sempre gli stessi. Sfidare un po’ di più la sorte giocando al superenalotto, non si sa mai. Credere nell’amore e convincermi che c’è qualcuno da amare li fuori e pronto ad amore a sua volta e cacciare i brutti pensieri quando mi assalgono, eliminando ciò che mi fa male.
Smettere di fumare, forse. Dedicarmi di più alla cultura personale, andando a mostre e teatro e non solo al cinema. Non cominciare tre libri insieme, iniziare una cosa e portarla a termine. Curarmi di più, sia nella salute che nel fisico.
Programmare un bel viaggio nel FarWest, andare a vedere il Gran Canyon.
Dire di no qualche volta e non fuggire quando non riesco a affrontare un problema.
Stare di più insieme ai miei piccoli tesori Giorgia e Gabriele e alla loro mamma.
Accettare le sconfitte e soprattutto i miei limiti.
Continuare a dedicare parte del mio tempo a chi ne ha bisogno.
Sostenere un progetto, a modo mio, sapendo che qualsiasi cosa accada se realmente ce ne fosse bisogno interverrei subito e sempre mi informerò sullo svolgimento degli eventi, scrutando l'orizzonte.
Cucinare qualche volta per i miei amici, abbracciare più spesso mia madre.
Meravigliarmi sempre.
Visitare Praga e Berlino e fare giga di fotografie…e rileggere questi propositi almeno una volta al mese.

Tra il Vecchio e il Nuovo...Buon vento 2009

Il nuovo anno è arrivato anche tra le onde e i venti che accompagnano i navigatori solitari della Vendèe Globe: i due protagonisti della regata in solitario hanno infatti brindato al 2009 seguendo il fuso orario del Texas. In testa alla flotta continua la sua navigazione verso Capo Horn lui, il Professore dei velisti, Michel Desjoyeaux su Foncia e sta per il momento onorando alla grande il titolo già vinto nella edizione del 2000-2001 della stessa regata. A circa 67 miglia lo insegue Roland Jourdain su Veolia, mentre il resto della flotta non si vede: ormai dista dai primi quasi 400 miglia ma per mare non si può mai dire l'ultima parola e dalla partenza da Sables d’Olonne
ad oggi, già metà della flotta si è dovuta ritirare per vari motivi, l’ultimo ritiro risale proprio a ieri : Jean-Pierre Dick infatti ,a seguito dell’urto con un oggetto misterioso, ha perso il timone sinistro e ha dovuto abbandonare la regata proprio suo finire dell’anno.
La Volvo Ocean Race ha concluso la terza tappa con la vittoria di Telefonica Blue di Bouwe Bekking e al momento vede i vari equipaggi godersi le vacanze in quel di Singapore per riprender le gare in porto il 10 gennaio 2009 e la quarta tappa verso Quingdao, il 18 gennaio.
Al comando della regata sempre Ericsson 4 di Torber Grael
Tuttavia il 2009 sarà un anno molto importante per i velisti della classe Mini 6.50 in quanto prenderà il via la MiniTransat, regata atlantica in solitario senza assistenza di 4200 miglia ( da La Rochelle in Francia a Salvador de Bahia in Brasile), e trampolino di lancio dei migliori velisti del mondo, tra cui lo stesso Michel Desjoyeaux.
La regata viene svolta ogni due anni e vede tra l’altro la presenza di alcuni italiani, tra cui il miglior regatante italiano nella classe Mini 6.50 del momento, Andrea Caracci.
Tra i velisti che si tufferanno nel mondo affascinante e faticoso dei Mini ci sarà anche Andrea Iacopini con la sua Adrenalina. Infatti questo sarà l’anno in cui comincerà a navigare le sue prime e vere miglia con la sua nuova imbarcazione a partire da Scarlino, partecipando alla regata Arcipelago 650.
Ormai il sogno di Andrea sta prendendo sempre più forma e concretezza e non appena il suo TeSalt 156 sarà pronto e attrezzato per affrontare le numerose sfide che la attenderanno, prenderà il largo per farsi le ossa e accumulare attraverso le varie regate di settore, le 3000 miglie necessarie per l’inscrizione alla Minitransat del 2011.
In ogni grande passione c’è sempre un pizzico di follia che la rende viva, se così non fosse non saremmo capaci di grandi scoperte e grandi imprese, ma quello che caratterizza Andrea, oltre la passione per il mare e la vela, è anche il suo continuo studio e approfondimento - sia teorico che pratico - di tutto ciò che concerne la barca, dalle vele, al timone, dal meteo alla sicurezza in mare. Per cui Buon Vento anche ad Andrea e alla sua Adrenalina.