Da oggi parte la nuova scuola, anzi io direi la Scuola, fino ad oggi infatti noi tutti abbiamo bighellonato per i corridoi dei vari istituti, dormito sui quaderni, scritto sui muri dei bagni e ricevuto in regalo diplomi e lauree, portato a spasso libri pesantissimi sulle nostre spalle.
Non polemizzo sulla riforma in sé per sé, alcuni punti possono anche essere condivisi come il numero infinito di ordinari o i corsi di laurea inutili, ma polemizzo sul fatto che non ci sia stato dialogo, che il tutto sia stato deciso a prescindere dall’opposizione o dalle manifestazioni di piazza.
Non si poteva parlare? Cercare di discutere su cosa in effetti poteva essere utile o no per l’Istruzione in Italia? Allora mi chiedo che senso ha avere un Parlamento e una Opposizione?
Per come sono fatta io, non bollo come sciocchezze le idee che vengono da persone che la pensano diversamente da me, io ne parlo e litigo se c’è bisogno, ma se una persona mi espone le sue motivazioni e le giustifica, anche se sono in opposizione alle mie, posso anche arrivare a pensare che siano giuste o che abbiano un valore forse maggiore delle mie.
Io credo che se si arriva alla esigenza di imporre il proprio pensiero, significa che non si hanno elementi adeguati per motivarlo.
Riporto quanto letto su La Repubblica oggi "la scuola cambia, si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione"….la mia prima reazione è stato un sorriso, amaro.
E sapete perché? Perché mi è sembrato davvero un controsenso: perché la scuola deve essere così se la società in cui viviamo è esattamente l’opposto? Si parla di serietà: le persone che ci rappresentano sono serie? Ma se scherzano in continuazione e prendono delle cantonate assurde? Si parla di merito…Siamo sicuri che molte persone che occupano i posti alti se lo siano meritato perché attivi, operativi, preparati, bravi e con alle spalle un CV di tutto rispetto? Si parla di educazione….Ma se assistiamo in continuazione, dai dibattiti politici in Tv ai giornali, eminenti politici e non che si prendono a parolacce e gestacci?....Secondo me qui qualcuno non vede la trave che ha nei suoi occhi..
Che dire, posso solo sperare che prima o poi ognuno possa sentire viva la propria coscienza se non politica almeno civile…. E mi piace la citazione di E. Montale… “questo dirvi possiamo, ciò che non siamo ciò che non vogliamo”, a prescindere dalla bandiera politica di chi la fa sua.
Non polemizzo sulla riforma in sé per sé, alcuni punti possono anche essere condivisi come il numero infinito di ordinari o i corsi di laurea inutili, ma polemizzo sul fatto che non ci sia stato dialogo, che il tutto sia stato deciso a prescindere dall’opposizione o dalle manifestazioni di piazza.
Non si poteva parlare? Cercare di discutere su cosa in effetti poteva essere utile o no per l’Istruzione in Italia? Allora mi chiedo che senso ha avere un Parlamento e una Opposizione?
Per come sono fatta io, non bollo come sciocchezze le idee che vengono da persone che la pensano diversamente da me, io ne parlo e litigo se c’è bisogno, ma se una persona mi espone le sue motivazioni e le giustifica, anche se sono in opposizione alle mie, posso anche arrivare a pensare che siano giuste o che abbiano un valore forse maggiore delle mie.
Io credo che se si arriva alla esigenza di imporre il proprio pensiero, significa che non si hanno elementi adeguati per motivarlo.
Riporto quanto letto su La Repubblica oggi "la scuola cambia, si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione"….la mia prima reazione è stato un sorriso, amaro.
E sapete perché? Perché mi è sembrato davvero un controsenso: perché la scuola deve essere così se la società in cui viviamo è esattamente l’opposto? Si parla di serietà: le persone che ci rappresentano sono serie? Ma se scherzano in continuazione e prendono delle cantonate assurde? Si parla di merito…Siamo sicuri che molte persone che occupano i posti alti se lo siano meritato perché attivi, operativi, preparati, bravi e con alle spalle un CV di tutto rispetto? Si parla di educazione….Ma se assistiamo in continuazione, dai dibattiti politici in Tv ai giornali, eminenti politici e non che si prendono a parolacce e gestacci?....Secondo me qui qualcuno non vede la trave che ha nei suoi occhi..
Che dire, posso solo sperare che prima o poi ognuno possa sentire viva la propria coscienza se non politica almeno civile…. E mi piace la citazione di E. Montale… “questo dirvi possiamo, ciò che non siamo ciò che non vogliamo”, a prescindere dalla bandiera politica di chi la fa sua.
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