Ogni volta che torno da una regata, da un giro in barca, o da qualche giorno passato in deriva mi sento rigenerata, in pace con me stessa e con il mondo....grande potere del mare, dei suoi colori, dei suoi odori e della forza del vento! Ma questa volta il mio rientro ha un sapore diverso...direi più profondo e questo grazie alle persone conosciute e al meraviglioso mondo che è la vela.
Sono stata una settimana a svolgere servizio come assistente di terra presso la scuola di vela di Santa Teresa (Lerici – Centro velico Caprera) per formare giovani velisti che di media avevano dai 13 ai 15 anni. All'inizio è stato duro coordinare un bel gruppo di circa 30 ragazzini scalmanati, appena usciti da scuola e per questo poco propensi a sottostare ancora a delle regole e compiti, affinché imparassero a prendersi cura delle proprie camerate e tenerle in ordine, ad alzarsi presto per preparare la colazione ai compagni, a collaborare alle pulizie, a rispettare degli orari...insomma a cominciare a capire a terra cosa vuol dire essere un equipaggio in mare.
Tuttavia devo dire che dopo qualche giorno, sono tutti diventati abbastanza collaborativi e vederli migliorare giorno per giorno anche in mare, sui loro laser 2000 o laser bahia…è stata una grande gioia. Certo non posso raccontare tutto per filo e per segno, cosi ho deciso di elencare solo i momenti più belli, che per me sono stati il vederli provare e riprovare le varie andature, il navigare con loro, il vedere nei loro occhi la soddisfazione quando una strambata riusciva, l’accanimento durante le prime regatine e i commenti serali.
Si i commenti serali, caratterizzati dalla sincerità e spontaneità che a quella età ancora si conserva, durante i quali ognuno metteva in comune i propri dubbi, le proprie paure, ma anche la felicità per una manovra riuscita.. Sera dopo sera, lo sconforto per non riuscire a manovrare la barca, la difficoltà nel coordinare i vari movimenti, la confusione totale verso la direzione del vento, la fatica, la rabbia verso il membro dell’equipaggio che non collaborava - grazie soprattutto alle tante ore passate in navigazione e alla pazienza degli istruttori - hanno lasciato spazio alla gioia, all’entusiasmo, alla soddisfazione e ad una sempre maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie potenzialità. Navigare con loro è stato davvero un piacere e per questo li ringrazio tutti. Non c’è nulla di più bello che condividere le proprie passioni con gli altri…e la vela ti permette proprio questo…avvicinando le persone più disparate, di tutte le età e mostrandole per come realmente sono.
Sono stata una settimana a svolgere servizio come assistente di terra presso la scuola di vela di Santa Teresa (Lerici – Centro velico Caprera) per formare giovani velisti che di media avevano dai 13 ai 15 anni. All'inizio è stato duro coordinare un bel gruppo di circa 30 ragazzini scalmanati, appena usciti da scuola e per questo poco propensi a sottostare ancora a delle regole e compiti, affinché imparassero a prendersi cura delle proprie camerate e tenerle in ordine, ad alzarsi presto per preparare la colazione ai compagni, a collaborare alle pulizie, a rispettare degli orari...insomma a cominciare a capire a terra cosa vuol dire essere un equipaggio in mare.
Tuttavia devo dire che dopo qualche giorno, sono tutti diventati abbastanza collaborativi e vederli migliorare giorno per giorno anche in mare, sui loro laser 2000 o laser bahia…è stata una grande gioia. Certo non posso raccontare tutto per filo e per segno, cosi ho deciso di elencare solo i momenti più belli, che per me sono stati il vederli provare e riprovare le varie andature, il navigare con loro, il vedere nei loro occhi la soddisfazione quando una strambata riusciva, l’accanimento durante le prime regatine e i commenti serali.
Si i commenti serali, caratterizzati dalla sincerità e spontaneità che a quella età ancora si conserva, durante i quali ognuno metteva in comune i propri dubbi, le proprie paure, ma anche la felicità per una manovra riuscita.. Sera dopo sera, lo sconforto per non riuscire a manovrare la barca, la difficoltà nel coordinare i vari movimenti, la confusione totale verso la direzione del vento, la fatica, la rabbia verso il membro dell’equipaggio che non collaborava - grazie soprattutto alle tante ore passate in navigazione e alla pazienza degli istruttori - hanno lasciato spazio alla gioia, all’entusiasmo, alla soddisfazione e ad una sempre maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie potenzialità. Navigare con loro è stato davvero un piacere e per questo li ringrazio tutti. Non c’è nulla di più bello che condividere le proprie passioni con gli altri…e la vela ti permette proprio questo…avvicinando le persone più disparate, di tutte le età e mostrandole per come realmente sono.
1 commento:
Il Blu
istruttrice prussiana
fra le onde comanda:
i ragazzi allena
governando la randa
lo scafo solca il blu
scivolando veloce
bionda, non senti più
il sole che cuoce?
la schiuma, le onde,
il vento nel viso
il sale si spande
su labbra intriso
la bionda naviga per mare
sotto il blu di un bel cielo
ha occhi dello stesso colore
sopra un bel sorriso sincero
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